Uno studio, per la prima volta al mondo, riporta le concentrazioni di micro-plastiche (inferiori a 10 microns) contenute nella parte edibile di varietà di frutta e verdure tra le più consumate in Italia, come mele e pere, patate, carote, lattuga e broccoli.
La scoperta sconcertante è che le micro-plastiche, una volta degradate, sono assorbite dagli ortaggi ed entrano nella parte edibile come parte integrante e quindi vengono assorbite dall’uomo.
I dati raccolti dalla ricerca condotta dal gruppo del Laboratorio di Igiene Ambientale e degli Alimenti dell’Università di Catania, mostrano una contaminazione variabile.
Con dimensioni medie da 1,51 a 2,52 microns, queste micro-plastiche degradate hanno un range quantitativo medio da 223mila a 97.800 particelle per grammo di vegetale rispettivamente in frutta e verdura.
Tra le plastiche più presenti rinvenute dentro gli ortaggi analizzati, ci sono il polietilene e il polistirolo che sono i materiali più usati in agricoltura, nelle serre, ad esempio, per le pacciamature, o ancora, nei vivai.