Antibiotico Resistenza

Cos'è l'antibiotico resistenza?

Con antibiotico resistenza si intende l'insensibilità di un batterio ad un antibiotico. Lo sviluppo di resistenze è un fenomeno naturale ed inevitabile, in quanto necessario ai batteri per sopravvivere in presenza di un antibiotico, e l’uso di varie classi di molecole ad azione antimicrobica può favorire la selezione e la diffusione di popolazioni resistenti di agenti batterici.

Uso responsabile degli antibiotici

Negli ultimi decenni, l’abuso e l’utilizzo inappropriato degli antimicrobici sia in medicina umana quanto in medicina veterinaria hanno accelerato e favorito la diffusione dell'antibiotico resistenza ed il fenomeno si è aggravato notevolmente, diventando uno dei principali problemi affrontati dalla sanità pubblica a livello internazionale. E’ quindi doveroso prestare maggiore attenzione nella scelta e nelle modalità di impiego di questi farmaci, per limitare il più possibile la comparsa di organismi resistenti.

Worshop annuale 2023 (23-24 novembre)

Il Centro Nazionale di Referenza per l’Antibioticoresistenza dell’IZS Lazio e Toscana in collaborazione con il Ministero della Salute organizza l’annuale appuntamento di aggiornamento sul fenomeno dell’antibioticoresistenza nelle produzioni animali, a pochi giorni dalla giornata europea degli antibiotici del 18 novembre. L'evento è erogato in modalità on-line. Worshop annuale del laboratorio nazionale di riferimento per l'antimicrobicoresistenza e del centro di referenza nazionale per l'antibioticoresistenza 2023 - Edizione unica.

Figure professionali del mondo della sanità (medici, chimici, farmacisti, tecnici di laboratorio biomedico, tecnici della prevenzione, biologi) che operano negli II.ZZ.SS., nel Ministero della Salute, nelle ASL e nelle Regioni del territorio nazionale e Liberi professionisti.

Obiettivi didattici: dati di acquisto e di consumo di farmaci in Italia, dati sul monitoraggio dell’antibioticoresistenza in Italia e nella EU, nuove frontiere nel monitoraggio dell’antibioticoresistenza, principi e applicazioni per l’uso prudente degli antibiotici negli animali, l’antibioticoresistenza in medicina umana, innovazioni e nuove acquisizioni scientifiche, linee guida sui test di sensibilità agli antibiotici, antimicrobial Stewardship.

La partecipazione è gratuita. Iscrizione tramite il Portale della Formazione all’indirizzo https://formazione.izslt.it/ entro il 21 novembre 2023.

Link programma e iscrizioni.

Un problema di sanità pubblica

In Italia, le percentuali di resistenza alle principali classi di antibiotici per i principali microrganismi patogeni sotto sorveglianza sono aumentate notevolmente dal 2005 (17%) al 2015 (30%). Negli ultimi anni (2015-2021) si mantengono più alte rispetto alla media europea. talvolta in aumento rispetto agli anni precedenti. Si stima che in media muoiano ogni anno 10.780 persone in Italia a causa di infezioni causate da questi batteri resistenti (fonti: OECD. ISS).

  • La percentuale di resistenza alle cefalosporine di terza generazione in Escherichia coli è in diminuzione nel 2021 (23,8%) rispetto al 2020 (26,4%), mentre un trend in calo negli anni 2015-2021 si osserva per gli aminoglicosidi (da 18,4% nel 2015 a 13,9% nel 2021) e i fluorochinoloni (da 44,4% nel 2015 a 32,5% nel 2021). Dopo un aumento osservato nel biennio 2019-2020, nel 2021 si è riscontrata una diminuzione della percentuale di isolati di Klebsiella pneumoniae resistenti ai carbapenemi (26,7% contro il 29,5% del 2020). La resistenza ai carbapenemi si è confermata molto bassa in E. coli (0,4%) ma è risultata in aumento nelle specie Pseudomonas aeruginosa (16,4%) e in Acinetobacter spp. (86,9%). Per quanto riguarda i batteri multi-resistenti (resistenti ad almeno tre classi di antibiotici contemporaneamente), abbiamo: l’85,4% per Acinetobacter, particolarmente elevata ed in ulteriore aumento; il 33,1% degli isolati di K. Pneumoniae, l’8,8% per E. coli e il 11, 4% per P. aeruginosa, tutti in lieve diminuzione..

  • Per Staphylococcus aureus, la percentuale di isolati resistenti alla meticillina (MRSA), dopo un periodo di stabilità, ha subito una flessione (29,9%), mentre continua ad osservarsi un trend in aumento nella percentuale di isolati di Enterococcus faecium resistenti alla vancomicina, che nel 2021 è risultata pari a 28,2%.

  • Per Streptococcus pneumoniae si è osservata una diminuzione della percentuale di isolati resistenti alla penicillina (9,7%). Fonte AR-ISS Sorveglianza nazionale dell’Antibiotico-Resistenza Dati 2021.

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