Benvenuti nel mondo lattiero caseario del “senza” con il nuovo latte sintetico appena autorizzato in Isreaele dove una startup di food-tech sta per iniziare la produzione di proteine di latte ottenuta attraverso un processo di fermentazione a base di lievito che le rende “chimicamente identica” a quelle presenti nel latte di mucca.
In Italia questo scenario da “colazione after” non c’è, almeno per ora.
Tornando al latte da laboratorio, realizzato usando il gene della sua proteina e inserendolo in bioreattori per la crescita accelerata, sarebbe privo di lattosio, colesterolo, ormoni della crescita e antibiotici. Autorizzato per la vendita da inizio anno a Singapore anche la Food and Drug Administration negli Stati Uniti ne avrebbe riconosciuto la sicurezza per il consumo alimentare.
In Europa, dove per quanto riguarda il novel food sono stati sdoganati gli insetti nel piatto con mille dubbi e opposizioni soprattutto da noi, ancora di cappuccini sintetici non se ne parla ma non si sa ancora per quanto tempo
La startup che porterebbe Israele a diventare uno dei primi Paesi al mondo a commercializzare questo prodotto, ha già annunciato l’apertura della più grande sede di produzione di latte munto dalla fermentazione di precisione proprio nel cuore europeo, a Kalundborg, in Danimarca, su un’area di 70 mila metri quadrati.