
In occasione del World Obesity Day, l’Istituto Superiore di Sanità ha pubblicato un approfondito articolo che analizza la diffusione dell’eccesso ponderale in Italia e le relative differenze territoriali e socio-demografiche.
I dati del sistema di sorveglianza Passi relativi al biennio 2022-2023 rivelano che il 40% degli adulti italiani presenta un eccesso ponderale, con il 30% classificato come sovrappeso (IMC compreso tra 25 e 29,9) e il 10% come obeso (IMC pari o superiore a 30). Il fenomeno risulta maggiormente diffuso tra gli uomini, il 52% rispetto al 34% delle donne, e tra le persone con difficoltà economiche o basso livello di istruzione, arrivando fino al 63% in coloro che hanno solo la licenza elementare.
L’articolo evidenzia come l’eccesso ponderale aumenti con l’età, partendo dal 27% nei giovani adulti (18-34 anni), raggiungendo il 53% oltre i 50 anni e culminando al 58% tra i 65 e i 74 anni, per poi ridursi dopo i 75 anni a causa di variazioni fisiologiche legate all’invecchiamento.
Dal punto di vista geografico, sebbene il problema sia storicamente più marcato nelle regioni meridionali – con Molise, Campania, Basilicata e Puglia in testa – il divario tra Nord e Sud si è leggermente ridotto negli ultimi 15 anni, a fronte di un modesto aumento dell’obesità nelle regioni settentrionali.
Si evidenzia la necessità di un approccio sistemico e collaborativo, che coinvolga il sistema sanitario, le istituzioni, gli ambienti di vita e i media, per contrastare efficacemente la crisi globale dell’obesità e prevenire le complicanze croniche ad essa associate
Per approfondire https://www.salute.gov.it/portale/nutrizione/dettaglioContenutiNutrizione.jsp?lingua=italiano&id=5510&area=nutrizione&menu=vuoto
https://www.epicentro.iss.it/passi/dati/sovrappeso
https://www.epicentro.iss.it/passi-argento/