L’esigenza di facilitare, sin dall’infanzia, l’adozione di idonee abitudini alimentari per la promozione della salute e la prevenzione delle patologie cronico-degenerative di cui l’alimentazione scorretta è uno dei principali fattori di rischio, ha spinto il Ministero della salute ad elaborare documenti di indirizzo relativi alla ristorazione collettiva:
- Linee di indirizzo nazionale per la ristorazione scolastica
- Linee di indirizzo nazionale per la ristorazione ospedaliera e assistenziale
- Linee di indirizzo nazionale per la ristorazione ospedaliera pediatrica
In ambito scolastico, la popolazione infantile è destinataria di un’offerta alimentare talvolta ricca e disordinata, che favorisce un rapporto casuale e distratto col cibo, nonché l’assunzione di tendenze e gusti sempre più omologati ed un incremento di rischio delle condizioni associate all’eccedenza ponderale. E’ pertanto cruciale che il servizio di ristorazione sia indirizzato non solo a fornire energia e nutrienti nelle giuste quantità e nelle giuste proporzioni, ma anche ad una corretta educazione alimentare indirizzata alla socialità, all’uguaglianza, all’integrazione, al consumo consapevole e sostenibile.
Priorità della ristorazione collettiva di qualsivoglia tipologia (ospedaliera, assistenziale, scolastica, aziendale, ecc.) è la sicurezza alimentare nel breve (prevenzione di avvelenamenti e tossinfezioni) e medio-lungo termine (prevenzione/trattamento di patologie croniche). Il personale docente della scuola e quello sanitario ospedaliero possono utilizzare l’organizzazione dei pasti e le scelte alimentari dei menu proposti per:
- stimolare la curiosità verso cibi o preparazioni culinarie innovative;
- favorire il consumo di alimenti non abitualmente presenti sulla tavola dell’utente;
- ridurre il ricorso a cibi troppo frequentemente consumati e favorire l’accettazione di piatti e sapori alternativi, stimolando il ricorso a menu il più possibile variati;
- abituare gli utenti a porzioni adeguate alle proprie esigenze.