Home Restaurant, nuova sentenza numero 139/2019 del 31 luglio 2019: “È una sentenza che non farà necessariamente giurisprudenza — afferma la Fipe, che raduna i ristoratori della Confcommercio —. Il ministero dello Sviluppo ha detto che la Scia è necessaria, per ora è questa la legge: il Mise faccia chiarezza”.
Secondo la sentenza numero 139/2019 del 31 luglio scorso, comunicata il 13 gennaio 2019 dall’associazione di categoria Home Restaurant, non avete bisogno di presentare al Comune la Segnalazione certificata d’inizio attività (Scia), soprattutto se siete in zone non tutelate, Con questa sentenza il giudice di Pace di San Miniato ha dato ragione a un cittadino, multato per 2.500 euro dal Comune di Montopoli (Pisa) per non avere presentato la Scia, appunto.
Il direttore generale della Fipe Calugi ha contestato questa sentenza dichiarando che gli home restaurant “sono attività di somministrazione e come tali devono avere requisiti di onorabilità e professionalità”, come i ristoranti classici.
“Il nostro è un mercato molto vivace, in crescita — dice Gaetano Campolo, amministratore delegato di Home Restaurant Hotel, piattaforma che raduna chi fa questo mestiere —. Questa sentenza fa chiarezza. Non è obbligatorio fare alcuna segnalazione Scia per aprire un’home restaurant, se è un’attività occasionale. E non siamo concorrenti diretti dei ristoranti tradizionali, radunati nella Fipe di Confcommercio”.