Italiani primi in Europa per animali domestici, sono presenti nel 52% delle nostre case. L’Italia si colloca al secondo posto in Europa, meno dell’Ungheria (54,2 ogni 100 persone), ma più di Francia (49,1), Germania (45,4), Spagna (37,7) e Regno Unito (34,6).
In Italia gli animali domestici sono in tutto 32 milioni: 12,9 milioni di uccelli, 7,5 milioni di gatti, 7 milioni di cani, 1,8 milioni di piccoli mammiferi (criceti e conigli), 1,6 milioni di pesci, 1,3 milioni di rettili.
Il 35,3% degli italiani ritiene che il medico veterinario svolga un lavoro utile e il 28,5% lo definisce professionale. È complesso per il 13,8% e affascinante per il 12,1%. La buona reputazione è confermata dal fatto che il 63,3% degli italiani incoraggerebbe un giovane che volesse studiare medicina veterinaria all’università.
L’81,1% degli italiani ritiene che sia molto importante fare controlli igienico-sanitari negli allevamenti. Il 75,1% attribuisce la massima rilevanza ai controlli di qualità negli stabilimenti di produzione e trasformazione degli alimenti di origine animale. Per il 71,1% è prioritaria la protezione degli animali in via di estinzione. E per il 64,1% è molto importante garantire la salute degli animali da compagnia. Sono tutte attività svolte dai medici veterinari, anche se a volte non c’è una piena consapevolezza sul ruolo svolto nella filiera della sicurezza alimentare e nella salvaguardia dell’ambiente.
I medici veterinari garantiscono la qualità e la sicurezza degli alimenti di origine animale che finiscono sulle nostre tavole, a tutela di consumatori sempre più attenti alla genuinità, salubrità e tracciabilità di quello che mangiano (sono stati pari a 65 miliardi di euro i consumi interni di prodotti alimentari di origine animale nel 2017: il 43% della spesa alimentare complessiva delle famiglie italiane).
Inoltre, certificano la qualità dei prodotti italiani di origine animale e autorizzano le esportazioni nel mondo, a presidio della filiera del nostro «made in Italy» alimentare (è stato pari a 7,8 miliardi di euro il nostro export di prodotti alimentari di origine animale nel 2017: +44,0% in quantità e +57,4% in valore negli ultimi dieci anni).
I medici veterinari pubblici, inoltre, si occupano della salvaguardia dell’ambiente, attraverso i controlli delle acque fluviali e marine e delle fonti di inquinamento ambientale, e della protezione delle specie animali in via di estinzione.
In definitiva, la nuova immagine del medico veterinario è molto più complessa e articolata di certe raffigurazioni tradizionali. Il nuovo paradigma si chiama «One Health», cioè salute unica e medicina unica per l’intera collettività: uomo, animale e ambiente insieme, secondo una logica sistemica e multidisciplinare.