Biologico come scelta alimentare dei consumatori, ma anche pratica agricola che difende il clima e tutela la biodiversità. Il settore è in continua crescita e vede le imprese di trasformazione agroindustriale e commercializzazione di prodotti biologici emiliano-romagnole al primo posto in Italia.
Questo è confermato dai risultati dei quattro bandi Psr 2014-2020 prorogato anche al biennio 2021-22, appena chiusi, sulle misure agro-clima-ambientali e di agricoltura biologica che mettono a disposizione risorse per 16,5 milioni di euro all’anno su oltre tremila domande presentate.
Un’espansione che è il risultato della predisposizione degli agricoltori, di consumi consapevoli e attenti alla salute e di investimenti pubblici orientati alla conversione produttiva e allo sviluppo del comparto.
Nel dettaglio le domande per i due bandi sul biologico sono state complessivamente 2.836 per 15,9 milioni di euro. A questi si aggiungono 500mila euro per i due bandi sui siti Natura 2000 e conservazione di spazi naturali e seminaturali del paesaggio agrario, per i quali sono state presentate 62 domande.