Il nuovo numero di “CreaFuturo”, magazine del Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (CREA) è intitolato “Cibo Sovrano”.
Tocca argomenti interessanti, vorremmo iniziare a proporvi l’articolo “Cibo: è sempre una questione di etichetta“.
“L’etichetta alimentare riveste un ruolo strategico per il consumatore e saperle leggere è un diritto/dovere importante. Favorisce, infatti, consapevolezza negli acquisti alimentari, fondamentale non solo perché aiuta a districarsi nell’enorme quantità di prodotti -anche simili tra di loro – offerti dalla grande distribuzione – ma, soprattutto, perché le scelte alimentari di ogni giorno sono intimamente connesse e hanno ricadute importanti sulla salute e sul benessere della persona” inizia cosi l’articolo.
L’etichetta costituisce la carta d’identità di un prodotto alimentare. Interessa tutti gli alimenti pre-imballati destinati al consumatore finale e serve a garantire un elevato livello di informazione ai consumatori.
Vorremmo condividere anche due brochure che la redazione di Alimenti&Salute ha pubblicato (anno 2019) interamente dedicata al Regolamento UE 1169/2011 e che a breve verranno distribuite ai cittadini nella versione cartacea in occasione di eventi come le fiere o l’iniziativa “I Giardini della Prevenzione” che si terrà a Bologna il 7 ottobre 2023.
“Aiutare il cittadino/consumatore a mantenere uno stato di benessere, attraverso una alimentazione sana, equilibrata e corretta, è uno dei principi basilari su cui si fonda l’Unione Europea e favorirne gli acquisti in maniera consapevole è altrettanto importante, ai fini del traguardo stabilito. Occorre quindi che il consumatore sia messo nella condizione di potere scegliere. Accanto ad una etichettatura più esaustiva e completa, che applichi tutto ciò che le norme prevedono, sarebbe utile avviare percorsi di informazione rivolti a cittadini/consumatori di tutte le fasce di età. In questo modo, sarà possibile non solo aumentare sempre di più la consapevolezza che l’alimentazione debba essere orientata verso prodotti qualitativamente elevati, del cui gusto spesso non si ha memoria, ma anche favorire e incentivare la comprensione di quanto apposto in etichetta e stimolare la richiesta di informazioni aggiuntive” conclude il CREA.