La dieta mediterranea aiuta nella riduzione dell’infiammazione causata dalle malattie reumatologiche ed è complementare alla terapia farmacologica.
È l’appello lanciato dalla Società Italiana di Reumatologia (Sir) durante il talk show “Reumatologia e stili di vita”, organizzato in occasione del 60/mo Congresso nazionale a Rimini.
“Le malattie reumatologiche sono più di 200 e per ognuna di loro il decorso e le necessità sono differenti – afferma Gian Domenico Sebastiani, presidente Sir -. Un tratto che le accomuna, però, è la sensibilità all’alimentazione: seppur in misura differente, l’infiammazione causata dalle patologie diminuisce quando si introducono tra le proprie abitudini quotidiane i giusti alimenti. La dieta mediterranea è la più corretta dal punto di vista nutrizionale, invita all’assunzione dei cibi in quantità diverse a seconda della loro peculiarità e comprende tutto, verdure, frutta, cereali, carne, pesce, uova.
In Italia sono 5,4 milioni i pazienti reumatologici: molti di loro potrebbero trarne reale giovamento”. Al contrario, sottolinea Ester Giaquinto, specialista in Scienza dell’Alimentazione e Dietologia, “le diete di esclusione, soprattutto se autogestite o somministrate senza controllo medico, possono determinare una serie di carenze nutrizionali che impattano verosimilmente sullo stato di salute ossea per effetto, ad esempio, di uno scarso apporto totale di calcio”.
L’alimentazione è “in grado di influenzare l’andamento delle malattie reumatologiche infiammatorie perché mette in ‘connessione operativa’ il microbiota intestinale con il sistema immunitario – aggiunge Maurizio Cutolo, reumatologo esperto in alimentazione -.