La start-up israeliana di tecnologia alimentare, ha ricevuto l’approvazione normativa per vendere bistecche coltivate in Israele. Si tratta di un traguardo storico per l’azienda, che diventa la prima a ricevere il via libera per la produzione di carne coltivata di manzo.
La tecnica impiegata dalla start-up si basa sull’uso di cellule animali nutrite e coltivate in un bioreattore. Inizia con l’estrazione di cellule staminali dai muscoli di animali adulti viventi o da embrioni animali. Queste cellule sono poi coltivate in un ambiente controllato, utilizzando un terreno di coltura specifico che fornisce i nutrienti essenziali per la loro crescita e differenziazione. Il ruolo dei materiali biocompatibili è cruciale, poiché forniscono il supporto necessario affinché le cellule possano svilupparsi e differenziarsi correttamente, fino a diventare tessuto muscolare. Nonostante il processo sia molto costoso, soprattutto per arrivare a produrre un intero taglio di carne, le sue implicazioni etiche e ambientali sono immense.
Il Ministero della Sanità israeliano (Imoh) ha dato il via libera al progetto, segnando un punto di svolta nel mercato delle bistecche di manzo coltivate.
L’approvazione regolamentare ottenuta consente di produrre e commercializzare il prodotto in Israele, soggetto a specifiche indicazioni per l’etichettatura e il marketing. L’azienda ha presentato domande per l’approvazione anche nel Regno Unito e in Svizzera, e sta ora avanzando richieste in altri Paesi, tra cui gli Stati Uniti.