Dati osservati di PM10 estremamente elevati in alcune stazioni di monitoraggio della regione, già da venerdi 29 marzo.
La perturbazione, che a nord-ovest ha portato precipitazioni anche importanti, ha avuto anche l’effetto di trasportare grandi quantità di polveri sahariane, al punto tale che le concentrazioni di PM10, soprattutto nell’area orientale e meridionale della regione, sono decuplicate rispetto a quanto osservato giovedì 28 marzo. I dati si sono poi mantenuti elevati su tutta la Regione anche sabato e domenica. Un abbassamento significativo, che nella parte occidentale si è iniziato a osservare già durante il lunedì dell’angelo, è proseguito anche martedì 2 aprile.
Il sistema di previsione della qualità dell’aria in Italia di Snpa, sviluppato e mantenuto da Arpae Emilia-Romagna (Struttura IdroMeteoClima) sulla base di convenzioni con Ispra, produce quotidianamente previsioni sulla qualità dell’aria a scala nazionale. Il sistema fornisce mappe orarie di concentrazioni di PM10, PM2.5, ozono (O3), biossido di azoto (NO2) e dust.