Fino alle ultime settimane di vita, l’amministrazione Trump si fa notare per il disprezzo della scienza, evidente soprattutto quando entra in rotta di collisione con gli interessi dei gruppi industriali che lo hanno sostenuto. E poco importa se questo atteggiamento lo pagano i cittadini, la cui salute è sempre più a rischio. Così la pensano molti esperti, tra i quali la famosa nutrizionista della New York University Marion Nestle, che si è detta esterrefatta dalle decisioni prese, a proposito delle nuove Linee guida sull’alimentazione, che ignorano totalmente i consigli del comitato di 20 esperti chiamati a vagliare i dati scientifici disponibili e a suggerire modifiche.
Le linee guida per l’alimentazione del governo americano vengono riviste ogni cinque anni e, teoricamente, le correzioni arrivano dalle evidenze scientifiche maturate nel frattempo; in questo caso, i consulenti avevano stilato un rapporto nel quale si chiedevano in particolare due provvedimenti, ovvero la riduzione dell’assunzione di zucchero al 6% delle calorie giornaliere, contro l’attuale 10%, e il taglio della quantità massima di alcol raccomandata agli uomini da due a un bicchiere al giorno, come è già per le donne.