Regno Unito e la guerra al cibo spazzatura: stop pubblicità fino alle 21
12 Settembre 2024
Stretta sulla pubblicità del cosiddetto cibo spazzatura (in inglese ‘junk food’) nel Regno Unito. Dal primo ottobre 2025 gli spot di questo tipo di prodotti saranno vietati prima delle nove di sera, per tutelare soprattutto bambini e ragazzi, bersaglio principale di alimenti che – secondo le denunce di medici e organismi sanitari – minacciano la
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Il Regno Unito vieterà la pubblicità di cibo spazzatura online e in Tv prima delle ore 21:00 a partire dal 2023. Il divieto riguarderà prodotti ricchi di grassi, sale e zucchero (Hfss). In questo modo Boris Johnson cerca di affrontare la crescente crisi dell’obesità nel Regno Unito. Il governo ha anche stabilito un’eccezione per prodotti che non sono tradizionalmente considerati junk food come miele, marmellate, avocado e olio di oliva.
Ricercatori creano un’app per dire no al junk food
21 Giugno 2021
Per diminuire la quantità di junk food e in generale di alimenti poco sani consumati e perdere peso può essere d’aiuto un’app, configurata come un gioco per tenere il cervello in allenamento.
Nestlé e il mea culpa sul junk food
03 Giugno 2021
Il documento ‘riservato’ della multinazionale riferisce a prodotti esemplari quali causa della dilagante epidemia di obesità e malattie non trasmissibili. Orrori non commercializzati in Italia, come una pizza surgerlata (DiGiorno) con il 40% della quantità giornaliera di sodio o il Nesquik aromatizzato alla fragola, carico di zuccheri, coloranti e aromi, ma pubblicizzato come ‘perfetto per la colazione e per preparare i bambini alla giornata‘. Ma anche bibite e alimenti confezionati largamente disponibili sui nostri scaffali.
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Stretta sulla pubblicità di junk food ai bambini in Germania
26 Aprile 2021
L'Associazione centrale dell'industria pubblicitaria tedesca (Zaw) ha annunciato che gli operatori del settore (produttori, rivenditori, agenzie pubblicitarie e media), su base volontaria, si impegneranno a partire dal 1° giugno ad andare oltre le disposizioni legislative attualmente vigenti, al fine di NON esaltare negli spot pubblicitari rivolti ai bambini le positive proprietà nutrizionali di alimenti che presentano un elevato contenuto di zuccheri, grassi o sale
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