A metà dicembre a Roma è stato presentato il Rapporto Ismea-Qualivita 2023 sulla Dop economy italiana.
I dati presentati descrivono un comparto in crescita a livello nazionale, che vale 20,2 miliardi di euro, e l’Emilia-Romagna si conferma anche quest’anno seconda regione in Italia per impatto economico del settore IG con un valore pari a 3.969 milioni di euro nel 2022 generato da ben 74 filiere del cibo e del vino Dop/Igp.
La crescita della Dop economy in regione è stata del 5,4% sul 2021 e il peso sul valore complessivo del settore agroalimentare regionale è del 28%, grazie al lavoro di 16.661 operatori coordinati da 36 Consorzi di tutela delle filiere del vino e del cibo riconosciuti dal ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste.
Il rapporto Ismea Qualivita suddivide i comparti in cibo e vino; nel comparto cibo l’Emilia-Romagna è al 1° posto in Italia per valore economico, generato grazie ad un valore alla produzione di 3.514 milioni di euro nel 2022 (+6,9% rispetto al 2021) con 44 filiere certificate e 5.952 operatori. Le denominazioni che partecipano maggiormente al valore economico in questo comparto sono il Parmigiano Reggiano Dop, il Prosciutto di Parma Dop, l’Aceto Balsamico di Modena Igp, la Mortadella Bologna Igp, il Grana Padano Dop e la Piadina Romagnola Igp.