Si è tenuta martedì 5 aprile a Roma la Conferenza nazionale sull’economia circolare, organizzata dal Circular Economy Network e intitolata “La sfida della ripresa passa dall’economia circolare“.
Durante l’evento è stato presentato il Rapporto sull’economia circolare in Italia 2022, elaborato dal Circular Economy Network in collaborazione con Enea, che valuta le performance del Paese e lo stato di attuazione del Piano d’azione europeo nell’ambito della transizione ecologica.
Il rapporto applica la metodologia della Carta di Bellagio, varata nel 2020 dalla rete delle agenzie europee per la protezione dell’ambiente, che detta i principi di misurazione dell’economia circolare con un’attenzione particolare alla diffusione dei dati monitorati e dei risultati raggiunti. In base ai 7 indicatori chiave dell’economica circolare (riciclo complessivo dei rifiuti, tasso di utilizzo di materia proveniente da riciclo, produttività delle risorse, rapporto tra produzione di rifiuti e consumo di materiali, energia da fonti rinnovabili, riparazione, numero di imprese, fatturato e occupati, consumo di suolo) l’Italia risulta al primo posto in Europa, ma con un trend stabile, mentre paesi come Germania e Francia stanno accelerando.
Il nuovo Piano di azione per l’economia circolare, approvato dal Parlamento europeo a febbraio 2021, ha l’obiettivo di accelerare la transizione verso un’economia circolare e rigenerativa, con una particolare attenzione alla progettazione di prodotti sostenibili, alla circolarità nei processi produttivi e nei settori a più alta intensità di risorse e ad alto impatto ambientale (tra cui la plastica, il tessile, le costruzioni, l’elettronica, le produzioni alimentari, le batterie, i veicoli).
Il Piano per la transizione ecologica indica tra gli altri i seguenti obiettivi: arrivare entro il 2030 a un tasso di utilizzo circolare dei materiali pari almeno al 30%; ridurre del 50% la produzione di rifiuti entro il 2040. E’ necessario ora dare rapida e piena attuazione alle misure contenute nel PNRR: definire un’efficace Strategia nazionale per l’economia circolare, realizzare gli investimenti per gli impianti, semplificare le procedure per l’end of waste, rafforzare gli strumenti di politica industriale a sostegno degli investimenti delle imprese in direzione della circolarità, promuovere il trasferimento tecnologico in particolare verso le piccole imprese, sviluppare la produzione di biometano e la bioeconomia circolare.