Oltre che per il gusto, ecco un'altra ragione per aggiungere i funghi al proprio pasto: lo rendono più nutriente, aumentando l'assunzione di diversi micronutrienti, compresi quelli di cui più spesso si può essere carenti, come la vitamina D, senza alcun aumento di calorie, sodio o grassi.
Chi sarà la spia dei cambiamenti climatici? Una stella marina
28 Gennaio 2021
Nelle minuscole stelle marine che vivono nel mare di Norveglia si nascondono le spie dei cambiamenti climatici.
Le aragoste sono la nuova ispirazione per i materiali da costruzione del futuro, realizzati attraverso la stampa 3d
22 Gennaio 2021
La particolare struttura della loro corazza, infatti, per le sue caratteristiche di robustezza può essere facilmente copiata per migliorare le strutture in calcestruzzo stampate in 3d, che possono diventare materia prima per progetti architettonici più ambiziosi e creativi.
I cambiamenti climatici sono il vero pericolo per le api
18 Gennaio 2021
Pesticidi, nuovi predatori, campi fioriti che spariscono per fare posto a strade e palazzi. Ad elencare i pericoli per la sopravvivenza delle api c'è solo l'imbarazzo della scelta, ma a volerne proprio scegliere uno, non c'è dubbio su chi occupi il primo posto di questa triste classifica: i cambiamenti climatici
Conigli e Covid-19: domande e risposte
14 Gennaio 2021
La ricerca, condotta su 12 conigli di razza New Zealand, giovani e clinicamente sani, divisi in 4 gruppi e inoculati in modo sperimentale, ha rilevato la ricettività dei conigli nei confronti del virus. Tutti i conigli erano asintomatici, ed erano in grado di eliminare il virus. Gli autori concludono che la possibilità di trasmissione a personale addetto all’allevamento dei conigli dovrebbe essere presa in considerazione.
Introdurre nel menu peperoni di colore giallo-arancio può trattare l'insufficienza di zeaxantina, un composto chimico che aiuta a prevenire una delle maggiori cause di cecità, la degenerazione maculare legata all'età.
- Pubblicato il Alimenti di origine vegetale, NOTIZIE
Secondo uno studio: più cibo ultra-processato nella dieta, più è alto il rischio di morte
04 Gennaio 2021
l cibo ultra-processato aumenta il rischio di morte del 26%. Se si restringe il campo ai decessi causati dalle malattie cardiovascolari, questi salgono addirittura del 58%, mentre se si considerano quelli attribuibili alle patologie cerebro-cardiovascolari come gli ictus, crescono del 52%.
In questo studio, per la prima volta, sono stati rilevati diversi frammenti di microplastica mediante microspettroscopia Raman in campioni di placenta umana raccolti da sei pazienti consenzienti con gravidanze senza incidenti.
- Pubblicato il NOTIZIE, Ricerca Scientifica
Lo stato della ricerca One Health attraverso discipline e settori: un’analisi “bibliometrica”
10 Dicembre 2020
One Health si unisce ai tre settori interdipendenti - salute animale, salute umana ed ecosistemi - con l'obiettivo di affrontare in modo olistico problemi di salute come malattie zoonotiche, resistenza antimicrobica, malattie di origine alimentare e condizioni ambientali. Nel 2010, l'Organizzazione per l'alimentazione e l'agricoltura (FAO), l'Organizzazione mondiale per la salute animale (OIE) e l'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) si sono impegnate in una collaborazione tripartita per garantire una prospettiva multisettoriale per gestire e coordinare efficacemente un approccio One Health.
La vitamina A trasforma il grasso cattivo in quello buono
06 Novembre 2020
Uno studio condotto da un gruppo di ricerca dell'Università medica di Vienna ha dimostrato, infatti, che le temperature fredde aumentano i livelli di vitamina A. Questo aiuta a convertire il tessuto adiposo bianco (quello 'cattivo', che accumula calorie) in tessuto adiposo bruno (quello 'buono', che brucia energia) che stimola la combustione dei grassi e la generazione di calore.
- Pubblicato il Integratori, NOTIZIE, SANA ALIMENTAZIONE
Obesità infantile, per combatterla stop alle pubblicità degli alimenti ricchi di grassi, zuccheri e sale
30 Ottobre 2020
I ricercatori britannici hanno ipotizzato un divieto per tutti i programmi televisivi trasmessi dalle 5,30 del mattino alle 9 di sera. Se fosse in vigore un tale divieto, i 13,7 milioni di bambini e adolescenti britannici vedrebbero, in media, 1,5 pubblicità di alimenti poco sani in meno al giorno, e questo li porterebbe ad assumere una media di 9,1 calorie in meno. Sembra un valore irrilevante, ma vorrebbe dire che, per i bambini e i ragazzi che hanno tra i 5 e i 17 anni, l’obesità calerebbe del 4,6%, e il sovrappeso del 3,6%, cioè ci sarebbero 40 mila minori obesi e 120 mila in sovrappeso in meno.
- Pubblicato il NOTIZIE, Obesità infantile, SANA ALIMENTAZIONE