Tre giorni di formazione su una patologia, i Disturbi della nutrizione e dell’alimentazione – i cosiddetti DNA – che sta assumendo sempre maggiore rilevanza e che in Emilia-Romagna, nel 2021, ha coinvolto, considerando le persone prese in carico tra i Centri di salute mentale e le Neuropsichiatrie dell’infanzia e dell’adolescenza, più di 2.000 pazienti.
Prende il via lunedì 27 novembre a Bertinoro (FC), per concludersi mercoledì 29, il corso residenziale gratuito “Formazione DNA ed equipe multidisciplinari”, organizzato dall’assessorato alle Politiche per la salute (Tavolo Regionale per i Disturbi della nutrizione e dell’alimentazione) con l’Università di Bologna e il contributo del Fondo Nazionale per il contrasto dei DNA.
È rivolto ai clinici del servizio pubblico e privato regionale, con l’obiettivo di mettere a confronto gli esperti su quanto già si fa, e si potrà fare di aggiuntivo, per affrontare e curare queste malattie, che vanno dall’anoressia alla bulimia al disturbo da alimentazione incontrollata. Oltre alla presentazione di studi e alla discussione di casi clinici, sono previsti vari momenti di team coaching, e una sessione conclusiva aperta al pubblico dalle ore 15,30 alle 17 di mercoledì 29.
I numeri in Emilia-Romagna
In Emilia-Romagna nel 2021 sono stati 2.008 i pazienti presi in carico per disturbi del comportamento alimentare, tra Centri di salute mentale (1.379 persone) e Neuropsichiatrie dell’infanzia e dell’adolescenza (629): un aumento complessivo del 27,5% rispetto all’anno precedente (1.575). Alcune situazioni diventano così gravi da richiedere il ricovero ospedaliero: complessivamente 856 persone di tutte le età, di cui 701 donne (l’81,9%).
Il 91,7% (esattamente 1.264) degli assistiti nei Centri di salute mentale è di sesso femminile, mentre i maschi sono 115 (l’8,3%). La prevalenza della componente femminile si riscontra anche nei servizi per la presa in carico dei più giovani (Neuropsichiatrie dell’infanzia e dell’adolescenza) con 587 assistiti (pari al 93,3%).
Per quanto riguarda le fasce d’età, oltre due terzi degli assistiti (1.396, pari al 69,5%) si concentra tra i 12 e i 30 anni, con un incremento del 51,9% complessivo e del 124,4% tra i minori, rispetto al 2016, complice anche la pandemia da Covid che si è fatta sentire con forza sulla salute mentale, in particolare sui disturbi alimentari, rendendone l’esordio più precoce. Sono infatti aumentate le richieste di aiuto e si sono acuiti i disturbi alimentari preesistenti. In questa fascia di età sono stati 461 i casi in cui si è reso necessario uno o più ricoveri.
Modalità di erogazione dell’evento: evento in presenza.
Il corso è accreditato ECM per tutti i professionisti sanitari.
La partecipazione al corso residenziale è gratuita. L’iscrizione avviene tramite i referenti coordinatori di equipe ed è obbligatoria.
Per i professionisti che non parteciperanno al corso residenziale, verranno messe a disposizione le registrazioni delle lezioni magistrali. Per richiedere il link scrivere una mail a: mmichelacci@ceub.it