Il 21 giugno 2022 l’Ufficio europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie non trasmissibili dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha pubblicato online un nuovo rapporto sul prezzo minimo dell’alcol come misura di contrasto al consumo dannoso di alcol.
Il nuovo rapporto fa seguito al documento dell’OMS del 2020 dal titolo: “Alcohol pricing in the WHO European Region. Update report on the evidence and recommended policy actions”, dedicato, appunto, alle politiche sul prezzo di vendita e di tassazione degli alcolici nella prevenzione del rischio e dei danni alcol-correlati.
È noto ormai che le politiche sui prezzi e la tassazione dell’alcol sono tra le misure più efficaci ed economicamente più vantaggiose per ridurre il consumo di alcol e i danni correlati, ma la maggior parte dei Paesi della Regione europea dell’OMS non utilizza ancora tali misure al massimo delle loro potenzialità.
Negli ultimi decenni, l’alcol è diventato più accessibile nella Regione europea perché la stragrande maggioranza dei Paesi non adegua i prezzi dell’alcol all’inflazione, il che rende l’alcol più economico rispetto ad altri beni di acquisto.
Il nuovo rapporto dell’OMS, dal titolo “No place for cheap alcohol. The potential value of minimum pricing for protecting lives” (in italiano: “Non c’è posto per alcolici a buon mercato. Il valore potenziale del prezzo minimo dell’alcol per proteggere vite”), presentato ufficialmente il 21 giugno 2022 durante il webinar mondiale di lancio dal titolo “Launch of the WHO/Europe Report on Minimum Pricing of Alcohol”, esplora questa misura di intervento e prevenzione in modo approfondito fornisce una prima revisione generale delle politiche di prezzo minimo sull’alcol e riassume le evidenze più recenti da considerare sul loro impatto per i Paesi.
Alcuni messaggi del rapporto OMS
- Le politiche sui prezzi degli alcolici e la tassazione degli alcolici sono tra le misure più efficaci ed economiche per ridurre il consumo di alcol e i danni, ma sono anche i più sottoutilizzati
- La tassazione dell’alcol è la politica dei prezzi più utilizzata e tutti gli Stati membri della Regione hanno una qualche forma di tassa sull’alcol in atto, ma queste tasse sono spesso implementate in un modo che è improbabile che siano efficaci per la salute pubblica.
- Esistono varie evidenze sull’impatto dei prezzi minimi, tra cui revisioni sistematiche, studi di modellizzazione e valutazioni di scenari di implementazione reali. Questi dimostrano riduzioni del consumo di alcol e dei danni alcol-correlati a seguito dell’introduzione del prezzo minimo delle bevande alcoliche.
- Il danno da alcol è concentrato nei forti bevitori, in particolare quelli provenienti da una fascia socioeconomica bassa. Le politiche sul prezzo minimo possono effettivamente essere indirizzare a questi bevitori e di conseguenza possono ridurre le disuguaglianze sanitarie.
- Nella Regione europea dell’OMS, 11 Paesi (nel Regno Unito, solo in Scozia e Galles) hanno una qualche forma di politica sul prezzo minimo sulle bevande alcoliche