L’Organizzazione delle Nazioni Unite (Onu) ha proclamato il 22 maggio la Giornata internazionale per la diversità biologica, con l’obiettivo di aumentare la comprensione e la consapevolezza dell’importanza della biodiversità e della necessità di arrestare e invertire il suo declino.
La data è stata scelta dall’Assemblea generale dell’Onu per commemorare l’adozione, il 22 maggio 1992, del testo della Convenzione per la Diversità Biologica (Convention on Biological Diversity, in breve Cbd).
Lo slogan scelto quest’anno per la Giornata, “Costruire un Futuro Condiviso per tutta la Vita” [“Building a Shared Future for all Life“] ha l’intento di sottolineare il valore della biodiversità e l’importanza delle azioni per proteggerla e ripristinarla al fine di raggiungere gli obiettivi dello sviluppo sostenibile e di rispondere alle maggiori sfide socio-ecologiche: dalla mitigazione e l’adattamento al cambiamento climatico alla soluzione dei problemi sanitari, dalla sicurezza alimentare e idrica e alla fornitura di mezzi di sussistenza sostenibili (tratto dal sito Ispra).
Biodiversità dei semi: l’assicurazione sulla vita della nostra produzione alimentare
Migliaia di specie e varietà di piante che hanno nutrito i nostri antenati sono già estinte e ne perdiamo di più ogni giorno. La diversità è l’assicurazione sulla vita del nostro cibo.
Gli esseri umani fanno affidamento su un numero incredibilmente basso di piante per la maggior parte delle nostre calorie giornaliere. Infatti, delle migliaia di specie ortofrutticole coltivate a scopo alimentare, meno di 200 costituiscono una parte consistente del cibo prodotto a livello globale. Ma cosa accadrebbe se il cambiamento climatico, le specie invasive, l’inquinamento, l’espansione incontrollata delle città o l’uso eccessivo del suolo causassero l’indebolimento di queste specie, riducendo la loro capacità di produrre o sopravvivere in futuro?
Migliaia di specie e varietà di piante che hanno nutrito i nostri antenati sono già estinte e ne perdiamo di più ogni giorno. La diversità è l’assicurazione sulla vita del nostro cibo. È la biodiversità delle colture che mantiene i nostri sistemi alimentari forti e resilienti contro queste minacce reali e minacciose.
La biodiversità della nostra frutta e verdura si sta esaurendo a un ritmo allarmante con effetti devastanti sul futuro della nostra produzione alimentare. Sostenendo la gestione sostenibile delle risorse genetiche delle colture nei paesi in via di sviluppo, il Fondo per la condivisione dei benefici ha aumentato la sicurezza alimentare e migliorato i mezzi di sussistenza di oltre 1 milione di persone finora. Insieme alle comunità agricole che sono fin troppo consapevoli del ruolo vitale che queste risorse svolgono nel garantire un’agricoltura resiliente, il fondo di condivisione dei benefici sta lavorando per preservare urgentemente queste risorse genetiche viventi. Questi semi sono risorse che non possiamo permetterci di perdere.