Coraggiosamente, Roberto Macrì denuncia pubblicamente tutte le intimidazioni di cui è ripetutamente vittima. Nel 2011 lo fece organizzando un convegno a Chiaravalle Centrale che vide ospite il Procuratore Nicola Gratteri. L’outing sulla sua vicenda scoperchiò un vasto scenario di pressione criminale ai danni di altri Veterinari ufficiali, non solo in Calabria, al quale non è ancora stata data una adeguata risposta dalle istituzioni.
Come scrive ANMVI-OGGI “Professionista integerrimo, alle spalle una carriera professionale al servizio delle istituzioni, Roberto Macrì a giugno di quest’anno ha ricevuto la benemerenza per quarant’anni di iscrizione all’Albo Professionale dei Medici Veterinari con consegna di Medaglia e Pergamena in occasione del Caduceo d’Oro, a Catanzaro. Macrì è da anni vittima, con la sua famiglia, di una escalation di azioni intimidatorie, riconducibili alla sua attività di Veterinario Ufficiale: muri imbrattati, minacce di morte, buste con proiettili a chiaro sfondo intimidatorio. Sul muro di casa una croce con la scritta: “Questo è l’ultimo avvertimento”. In precedenza, davanti all’abitazione di Chiaravalle una testa di capretto mozzata con una cartuccia in un occhio e l’alyra in bocca. Nel mirino anche il casolare di campagna, dove molti anni fa ha trovato una bottiglia incendiaria con accendino, per poi restare bersaglio di proiettili sparati da un’auto in corsa”. (…) Nel tempo la Procura – ricostruisce Stefania Papaleo per la stampa locale- “è venuta in possesso di “Carte e foto allegate, quelle della bombola di gas con un accendino lasciata davanti al portone della sua casa a Chiaravalle, di una rudimentale molotov lanciata presumibilmente da una macchina in corsa che, fortunatamente, non è esplosa. Poi le scritte ingiuriose sulle pareti esterne di casa, crivellate di colpi“.
La rabbia degli Ordini Calabresi “Non si contano più tali vicende che, in forme palese od occulte, vedono coinvolgere la nostra categoria con percentuali preoccupanti e sempre in incremento”. I Presidenti degli Ordini esprimono “rabbia” in un comunicato stampa di solidarietà al Collega Roberto Macrì che è anche una invettiva alla politica e alle istituzioni. Primi, insieme alla Fnovi, a testimoniare solidarietà a Macrì, gli Ordini di Catanzaro, Reggio Calabria, Cosenza, Vibo Valentia e Crotone chiedono “battaglioni” di protezione per i Medici Veterinari.
Dopo la lettera aperta dell’Anmvi, tredici senatori interrogano i Ministri Piantedosi e Schillaci su casi “come quelli che hanno coinvolto il dottor Roberto Macrì”.
La senatrice Vincenza Rando (PD) e altri 12 senatori del PD interrogano il Governo sulle violenze e le intimidazioni subite dai Medici Veterinari. Nel testo presentato il 26 ottobre dalla sen Rando, prima firmataria, si chiedono iniziative ai Ministri dell’Interno e della Salute per gli episodi di violenza, come quelli ripetutamente subiti da Roberto Macrì, Veterinario dell’ASP di Catanzaro. Ad agosto Roberto Macrì aveva ricevuto una lettera minatoria, con esplicite minacce alla sua persona. Il fatto “si configura come l’ennesimo atto intimidatorio riconducibile alla sua attività istituzionale presso l’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro”- rimarca l’interrogazione.
Nel testo è citata la lettera di Anmvi inviata all’indomani dell’accaduto ai Ministri Orazio Schillaci e Matteo Piantedosi. L’Associazione sottolineava come la legge n.113 del 2020 non sia adeguatamente focalizzata sul contesto della professione veterinaria e chiedeva l’urgente adozione di un protocollo specifico di prevenzione, protezione e intervento per la professione veterinaria.
L’interrogazione ribadisce che l’Osservatorio nazionale sulla sicurezza degli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie, istituito con decreto dei Ministeri della salute e dell’interno 13 gennaio 2022, ha il compito di monitorare gli episodi di violenza commessi ai danni degli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie nell’esercizio delle loro funzioni e ha anche il compito di monitorare gli “eventi sentinella” che possano dar luogo a fatti commessi con violenza o minaccia ai loro danni. Tuttavia, come scritto da Anmvi, il primo rapporto dell’Osservatorio non fa alcun cenno sull’esposizione alla criminalità, pur evidenziando come “il fenomeno delle aggressioni al personale sanitario assuma una particolare rilevanza nell’ambito della medicina veterinaria” .
Per questo la Senatrice Rando insieme ai cofirmatari del Partito Democratico Alessandro Alfieri, Lorenzo Basso, Susanna Camusso, Silvio Franceschelli, Annamaria Furlan, Francesca La Marca, Simona Flavia Malpezzi, Tatjana Rojc, Filippo Sensi, Ylenia Zambito, Sandra Zampa chiede al Ministro della Salute di attivarsi “per monitorare gli interventi sentinella che possano dar luogo a fatti commessi con violenza o minaccia ai danni dei medici veterinari del SSN nell’esercizio delle loro funzioni”.
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