Un’indagine promossa da Waste Watcher International, in collaborazione con Ipsos e Università di Bologna, ha preso in esame otto Paesi assegnando il primo posto in classifica all’Italia con 529 grammi di cibo sprecato pro-capite nell’arco di una settimana.
E gli alimenti più sprecati dalle famiglie italiane sono frutta fresca (37%), verdure (28%), cipolle, aglio e tuberi (25%), insalata (21%), pane fresco (21%). Dopo di noi nella graduatoria degli sprechi, tra i più virtuosi figurano Russia (672 grammi), Spagna (836) e Regno Unito (949). Oltre un chilo di cibo in sette giorni lo sprecano invece gli abitanti di Germania (1,081 chilogrammi), Canada (1,144), Cina (1,153) e Stati Uniti (1,453).
Ma il report annuale di Waste Watcher International Observatory on Food and Sustainability ci offre la possibilità di fare anche due conti su quanto si risparmia nel Belpaese facendo una spesa accorta.
Nel 2020 (sommando i 259 grammi di cui sopra) sono finiti nei cassonetti della spazzatura solo 27 chili di cibo a testa, cioè l’11,78% in meno rispetto all’anno precedente. In totale si tratta di 222.125 tonnellate di rifiuti alimentari e di un risparmio, rispetto al 2019, di 6 euro pro-capite, che vuol dire 367 milioni di euro a livello nazionale in un anno.
Come risulta, anche quest’anno, dai premi “Vivere a #sprecozero 2021” della campagna Spreco Zero di Last Minute Market promossa con il patrocinio, tra gli altri, dei ministeri dell’Ambiente, degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, del Lavoro e delle Politiche sociali e di Anci. Saranno 12 i piccoli Oscar della sostenibilità che saranno assegnati.
Tra i vincitori, il Comune di Milano per il progetto della “Food policy” degli hub di quartiere contro lo spreco alimentare che aiutano i cittadini in difficoltà con un sistema virtuoso di raccolta e distribuzione del cibo. L’oscar va pure al Comune di Avigliana, nella città metropolitana di Torino, per i progetti di recupero del cibo da mense scolastiche e aziendali, dell’invenduto del mercato, dei piccoli esercenti e della grande distribuzione. Premiata Squiseat, la prima app antispreco “senza sorprese”, in grado di connettere le attività di ristorazione con i clienti finali rendendo possibile la vendita di prodotti invenduti a metà prezzo (con garanzie di guadagno al venditore e di un pasto sostenibile al cliente). E virtuosa è anche l’esperienza dell’Istituto comprensivo Sandro Pertini di Voghera che attraverso il laboratorio “Mangiare correttamente rispettando l’ambiente” ha sensibilizzato bambini e genitori al riciclo e alla lotta agli sprechi. “La lanterna di Diogene” è una cooperativa sociale onlus di Solara di Bomporto, in provincia di Modena, un agriturismo dove persone con disabilità si occupano dell’orto e dell’allevamento fino alla tavola.