Un nuovo caso di Peste suina africana (Psa) è stato registrato a Vigolzone, comune del piacentino, nelle carcasse di suini morti in un allevamento da riproduzione.
L’analisi è stata condotta dall’Istituto Zooprofilattico di Brescia e confermata dal Centro di referenza nazionale.
Secondo il Regolamento europeo 2020/687, tutti i suini dell’allevamento infetto saranno abbattuti, con possibile estensione ad altri allevamenti a rischio.
L’unità di crisi regionale, riunita ieri alla presenza del Ministero della Salute e del Centro di referenza nazionale, ha concordato di dare immediata applicazione a quanto previsto dal regolamento, per controllare rapidamente l’infezione ed evitare la diffusione ad altri allevamenti e ulteriori restrizioni su animali e prodotti della filiera suinicola.
L’area, dal novembre scorso, era già stata declassata in zona di restrizione di tipo II per Psa (zona con restrizioni a seguito di positività rilevate nei cinghiali).
L’allevamento infetto si trova in un’area boschiva dove di recente erano state riscontrate positività per Psa in cinghiali abbattuti, per cui è ipotizzabile che l’infezione sia entrata tramite un contatto con l’ambiente esterno contaminato.