Misure di Eradicazione e Controllo

Peste Suina Africana

Comuni compresi nelle zone di restrizione I e II

A seguito di casi di peste suina africana vengono istituite delle zone di restrizione sancite dalla Commissione Europea con un apposito Regolamento che aggiorna l’elenco dei comuni compresi al loro interno. In funzione del livello di rischio e, conseguentemente, del livello di severità delle restrizioni che vengono applicate, le zone sono denominate, in ordine di rischio crescente, di tipo I, II, III.

Zona di restrizione di tipo I

È una zona in cui non sono ancora stati riscontrati casi di peste suina africana ma che si trova al confine con la zona in cui invece sono stati confermati uno o più casi.

Zona di restrizione di tipo II

È una zona in cui sono stati riscontrati casi di peste suina africana in cinghiali selvatici.

Zona di restrizione di tipo III

È una zona in cui sono stati riscontrati casi di peste suina africana nei suini domestici.

Comuni dell’Emilia-Romagna compresi nelle zone di restrizione

(ultimo aggiornamento Regolamento di esecuzione (UE) 2024/1424 della Commissione del 21 maggio 2024 recante modifica dell'allegato I del regolamento di esecuzione (UE) 2023/594 che stabilisce misure speciali di controllo delle malattie per la peste suina africana)

TIPO PROVINCIA COMUNI
 I PC

 

Besenzone, Caorso, San Pietro in Cerro, Cortemaggiore

 I PR

 

Lesignano de' Bagni, Soragna, Montechiarugolo, Fontanellato, Parma, Fidenza, Fontevivo, Langhirano, San Secondo Parmense, Traversetolo, Tizzano Val Parma, Palanzano, Neviano degli Arduini, Monchio delle Corti, Corniglio, Busseto

II PC

 

Vernasca, Ottone, Zerba, Cerignale, Corte Brugnatella, Ferriere, Agazzano, Gropparello, Bettola, Bobbio, Coli, Farini, Gazzola, Pianello Val Tidone, Piozzano, Ponte dell'Olio, Rivergaro, Travo, Vigolzone, Alta Val Tidone, Borgonovo Val Tidone, Castel San Giovanni, Gossolengo, Gragnano Trebbiense, Lugagnano Val d'Arda, Morfasso, Podenzano, Rottofreno, San Giorgio Piacentino, Sarmato, Ziano Piacentino, Calendasco, Castell'Arquato, Alseno, Fiorenzuola d'Arda, Pontenure, Cadeo, Carpaneto Piacentino, Piacenza

 II PR

 

Sala Baganza, Fornovo di Taro, Terenzo, Collecchio, Solignano, Varano de' Melegari, Noceto, Medesano, Felino, Salsomaggiore Terme, Pellegrino Parmense, Calestano, Bore, Tornolo, Bedonia, Compiano, Albareto, Bardi, Borgo Val di Taro, Varsi, Valmozzola, Berceto

 

Misure previste per le attività all’aperto nelle aree di restrizione

e misure in vigore nelle zone di restrizione di tipo I e II sono state stabilite con ordinanza del Commissareio straordinario alla PSA n. 2/2024.

In entrambe le zone di restrizione, come anche in tutto il territorio nazionale, chiunque rinvenga esemplari di cinghiali selvatici morti o moribondi deve segnalarlo immediatamente al servizio veterinario della AUSL territorialmente competente e deve astenersi dal toccare, manipolare o spostare l’animale, salvo diversa indicazione dell’AUSL stessa. Per la segnalazione, la Regione Emilia-Romagna ha messo a disposizione un numero unico regionale 051 6092124.

L’attività venatoria e l’attività di controllo della fauna, sia in zona di restrizione I che in zona di restrizione II, devono svolgersi nel rispetto delle misure di biosicurezza conformi all'allegato I dell'ordinanza del Commissario alla PSA n. 2/2024.

In zona di restrizione II è vietata l’attività venatoria al cinghiale e l’attività venatoria nei confronti di altre specie è soggetta a limitazioni riportate nell’articolo 3 dell’ordinanza stessa.

Le altre attività all'aperto non hanno limitazioni in zona di restrizione I.

In zona di restrizione II, invece, tutte le attività all'aperto devono essere svolte nel rispetto delle misure di biosicurezza riportate nell'allegato II dell'ordinanza Commissario straordinario alla PSA n. 2/2024. Quelle che prevedono un numero di partecipanti superiore a 20 richiedono l'acquisizione di specifica deroga, come previsto dall'articolo 3, punto 1. lettera a), punto Xi, della citata odinanza commissariale. 

Materiale grafico

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