“La legislazione Ue in materia di etichettatura degli alimenti non preclude la possibilità per gli Stati di imporre l’indicazione di origine, se si dimostra, in primo luogo, l’esistenza di un nesso comprovato tra le qualità del prodotto e la sua provenienza. E’ la sentenza della Corte di giustizia Ue sul ricorso presentato da Lactalis contro il decreto francese che dal 2017 obbliga le imprese transalpine a indicare l’origine in etichetta del latte fresco e latte usato come ingrediente. Altri sette paesi in Europa, tra cui l’Italia, hanno seguito il modello del decreto francese per imporre l’indicazione di origine su diversi prodotti. I giudici europei ricordano che il regolamento Ue sull’etichettatura non impedisce ai paesi di imporre disposizioni che prevedono l’indicazione obbligatoria di origine, a determinate condizioni” (fonte Ansa).
COMUNICATO STAMPA: La normativa dell’Unione che armonizza l’indicazione obbligatoria del paese d’origine o del luogo di provenienza degli alimenti e, segnatamente, del latte, non osta all’adozione di disposizioni nazionali che impongono talune ulteriori indicazioni d’origine o di provenienza