
Con la Legge regionale n. 9 del 25 luglio 2025 la Regione Emilia-Romagna ha abrogato fra le altre, la Legge 11/2003, che era stata emanata in sostituzione del cosiddetto “libretto di idoneità sanitaria” per gli addetti al settore alimentare. Questa norma era stata approvata prima dell’entrata in vigore del “Pacchetto Igiene” europeo, l’insieme di regolamenti comunitari che a oggi stabiliscono in modo uniforme, in tutta l’UE, gli obblighi in materia di igiene e sicurezza degli alimenti. Con la nuova Legge la Regione Emilia-Romagna ha aggiornato il proprio quadro normativo in materia di sicurezza alimentare, adeguandolo a quanto previsto dalla legislazione europea.
Decade di conseguenza l’obbligo di accreditamento da parte del Dipartimento di Sanità Pubblica dei corsi di formazione in tema di sicurezza alimentare in modalità frontale e per i corsi in modalità FAD.
Il riferimento principale resta il Regolamento (CE) 852/2004 sull’igiene dei prodotti alimentari, modificato dal Regolamento (UE) 2021/382. Questi regolamenti stabiliscono che la responsabilità della sicurezza alimentare è in capo all’operatore del settore (OSA), che deve assicurare una formazione adeguata e continua al proprio personale. Non è più previsto un percorso formativo standard uguale per tutti: spetta all’impresa alimentare valutare le esigenze legate alle proprie lavorazioni e definire i contenuti e le modalità più adatte, sia attraverso iniziative interne che con il supporto di consulenti esterni.
La formazione è a carico dell’OSA che, in base alla tipologia di attività svolta, la organizzerà nella modalità più adeguata al fine di promuovere all’interno della sua azienda la “cultura della sicurezza alimentare”: la formazione non si deve limitare al possesso di un attestato, ma deve essere una parte integrante della gestione aziendale, dimostrabile nei comportamenti quotidiani di tutto il personale e nella documentazione interna.
Le autorità competenti – i Servizi Igiene Alimenti e Nutrizione (SIAN) e i Servizi veterinari delle Aziende USL (SVET) – verificheranno durante i controlli ufficiali che tali requisiti siano effettivamente rispettati.
Rimarranno i corsi gratuiti tenuti dai servizi SIAN e SVET delle Aziende USL rivolti al personale delle organizzazioni di volontariato e degli enti che operano a titolo gratuito nel settore della ristorazione e distribuzione alimentare.
Un’attenzione particolare riguarda le imprese che producono o somministrano alimenti senza glutine. In questo ambito la formazione del personale resta obbligatoria e viene organizzata dai Dipartimenti di Sanità Pubblica delle AUSL insieme all’Associazione Italiana Celiachia Emilia-Romagna APS. I corsi saranno erogati sia in presenza che modalità FAD attraverso piattaforma regionale, per facilitare la partecipazione e garantire aggiornamenti periodici (Link diretto al corso: https://moodle.self-pa.net/moodlesa/course/view.php?id=1192).
La Regione Emilia-Romagna conferma così il proprio impegno a sostegno della sicurezza alimentare, ribadendo che la corretta formazione degli operatori rappresenta il primo e più importante strumento di tutela per i cittadini e per la qualità delle produzioni.
Formazione degli alimentaristi: cosa cambia con l’abrogazione della Legge regionale Emilia-Romagna n. 11 del 24.06.2003
Fonte:
Alimenti&Salute