Rischio soffocamento in età pediatrica
Ogni anno, in Europa, 500 bambini muoiono soffocati. In Italia, il dato è stabile negli ultimi 10 anni, con circa 1.000 ospedalizzazioni all’anno, con conseguenti costi elevati associati alla diagnosi, al trattamento e alle eventuali sequele.
* Registro Susy Safe
- Tra il 60% e l’80% degli episodi di soffocamento è imputabile al cibo
- La fascia d’età maggiormente a rischio è quella tra gli 0 e i 4 anni
- La metà degli incidenti da corpo estraneo si è verificata sotto la supervisione dell’adulto.*
Le cause del soffocamento
La fascia d’età con il rischio maggiore è quella tra 0 e 4 anni. L’elevata incidenza di episodi di soffocamento è dovuta a:
- le caratteristiche psico-fisiologiche del bambino: vie aeree di diametro piccolo e forma conoide (fino alla pubertà)
- la scarsa coordinazione tra masticazione e deglutizione dei cibi solidi (che non è innata come per i liquidi)
- la dentizione incompleta (i molari, necessari per ridurre il cibo in un bolo liscio, crescono intorno ai 30 mesi)
- la frequenza respiratoria elevata e tendenza a svolgere più attività contemporaneamente (ad esempio mangiano mentre corrono, giocano, parlano o guardano la TV, tablet ecc).
Caratteristiche degli alimenti pericolosi
La pericolosità degli alimenti e la gravità dell’esito dipendono da specifiche caratteristiche di forma, consistenza e dimensioni dell’alimento.
La forma tonda (es. ciliegie e uva) e quella cilindrica (es. wurstel e carote) sono le forme più pericolose poiché queste tipologie di alimenti, se aspirati, possono bloccarsi nell’ipofaringe ostruendo completamente il passaggio dell’aria.
Per quanto riguarda le dimensioni, sia gli alimenti piccoli (es. noccioline e semi) che quelli troppo grandi (es. grossi pezzi di frutta e verdura cruda) sono pericolosi in quanto i primi rischiano di finire nelle vie respiratorie prima che il bambino riesca a morderli, mentre i secondi sono difficili da gestire durante la masticazione.
Le consistenze più pericolose sono quella dura, quella appiccicosa (es. burro d’arachidi), quella fibrosa (es. sedano) e quella comprimibile (es. wurstel e marshmallow).
Per questo è necessario adottare semplici regole di preparazione che mirano a modificare:
- la forma del cibo: tagliare gli alimenti cilindrici a listarelle, quelli tondi in quarti
- la consistenza: eliminare nervature e filamenti, cuocere i cibi fino a quando diventano morbidi
- le dimensioni: tagliare in pezzi piccoli o tritare/grattugiare gli alimenti pericolosi.
Regole comportamentali
PREVENIRE IL SOFFOCAMENTO IN ETA’ PEDIATRICA
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- Il bambino deve mangiare a tavola, seduto con la schiena dritta.
- È importante creare un ambiente rilassato e tranquillo.
- Il bambino non deve mangiare mentre gioca, è distratto dalla tv o da videogiochi, corre o si trova in un veicolo in movimento (es. automobile).
- Evitare distrazioni e non dare alimenti al bambino mentre sta piangendo o ridendo.
- Provvedere alla sorveglianza/supervisione del bambino mentre mangia. Mai lasciare il bambino da solo mentre sta mangiando.
- Non forzare il bambino a mangiare.
- Incoraggiare il bambino a mangiare lentamente, a fare bocconi piccoli e a masticare bene prima di deglutire.
- No a frutta a guscio e semi (fino ai 4 anni di età circa, per elevato rischio di aspirazione), caramelle e gomme da masticare.
- Dare al bambino alimenti appropriati al suo livello di sviluppo.
- È raccomandabile che le famiglie conoscano le manovre di disostruzione.
Principali regole per un pasto sicuro
Educazione al tema del soffocamento
- Genitori
- adulti responsabili
- educatori negli asili nido, nei centri estivi, nei dopo-scuola
- operatori delle mense scolastiche
- insegnanti
- baby-sitter
Tutti questi devono conoscere le regole di preparazione degli alimenti e di comportamento a tavola per la prevenzione del soffocamento da cibo (esempio, nel caso di uso di posate in plastica, prevedere che queste siano dure e resistenti).
Educazione al primo soccorso
Quasi la metà degli incidenti da corpo estraneo si verifica sotto la supervisione di un adulto. Le famiglie e gli adulti responsabili della supervisione del bambino devono acquisire conoscenze e competenze sulle manovre di disostruzione e la rianimazione cardio-polmonare frequentando corsi di formazione.
Ostruzioni delle vie aeree
L’ostruzione può essere parziale o completa.
Nel primo caso il bambino è ancora in grado di respirare, cosa che invece non avviene nell’ostruzione completa.
Nell’ostruzione parziale si avrà:
- respiro rumoroso;
- retrazione dei muscoli intercostali nell’inspirazione;
- cute rosea;
- vigilanza conservata.
Consentire al bambino la posizione a lui più comoda, mentre si chamano soccorsi qualificati.
Nel caso di ostruzione completa si avrà:
- cianosi;
- assenza di pianto e di articolazione della parola;
- difficoltà respiratoria progressiva, con stridore ed arresto respiratorio;
- perdita di conoscenza.
Mettere in atto le tecniche di liberazione delle vie respiratorie e chiamare i soccorsi.
MANOVRE DI DISOSTRUZIONE DELLE VIE AEREE NEL BAMBINO
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Fonti: Linee di indirizzo per la prevenzione del soffocamento da cibo in età pediatrica, Ministero della Salute, 2017 e Vademecum per gli addetti al primo soccorso e alle emergenze nelle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado, Inail, 2014