Nel pieno rispetto dell’approccio “One Health”, la strategia veterinaria è inglobata nel Piano Nazionale di Contrasto all’Antibiotico-Resistenza (PNCAR), concorrendo al raggiungimento degli obiettivi generali che mirano a ridurre l’incidenza e l’impatto delle infezioni causate da batteri resistenti agli antibiotici.
La strategia veterinaria si basa sull’individuazione di obiettivi specifici e di azioni concrete al contrasto all’ABR, così come sulla definizione di indicatori utili a monitorare e a valutare la corretta implementazione del Piano sul territorio e/o a individuare tempestivamente l’eventuale inefficienza di alcune azioni, per consentirne una rimodulazione.
Tra le azioni cardini vi è senza dubbio la sorveglianza del consumo degli antibiotici, giacché è ormai noto che un loro uso non appropriato o eccessivo può accelerare la comparsa e la diffusione di microrganismi resistenti, compromettendone l’efficacia. A tale attività di sorveglianza, il regolamento (UE) 2019/6, applicabile dal 28 gennaio 2022, ha conferito un carattere di obbligatorietà. Con un approccio graduale, infatti, l’art. 57 stabilisce che gli Stati membri raccolgano dati pertinenti e comparabili sul volume delle vendite e sull’impiego dei medicinali antimicrobici utilizzati negli animali.
Nel 2020, il settore veterinario ha raggiunto e superato tutti i target di riduzione fissati nel PNCAR (2017-2020), con riferimento all’anno 2016.
In considerazione della proroga al Piano per l’anno 2021, la presente relazione continua ad avere come riferimento gli impegni governativi di riduzione fissati dal precedente Piano:
- ≥ 30% consumo di antibiotici totali
- ≥ 30% consumo di antibiotici somministrati per via orale
- ≥ 10% consumo di Antimicrobici di Importanza Critica (Critically Important Antimicrobial – CIA)
- consumo di colistina a un livello di 5 mg/PCU.
I dati analizzati, collegati al progetto European Surveillance of Veterinary Antimicrobial Consumption (ESVAC), sono riferibili alla dispensazione del medicinale veterinario come conseguenza di una Ricetta Elettronica Veterinaria (REV), fatta eccezione per i medicinali veterinari autorizzati ai fini della fabbricazione di mangimi medicati (premiscele) per cui il dato rimane quello comunicato dai titolari delle autorizzazioni all’immissione in commercio (AIC).
In conformità dell’approccio “One Health”, tali dati dovrebbero essere analizzati congiuntamente ai dati sull’impiego di antibiotici nell’uomo e sugli organismi resistenti agli antibiotici riscontrati negli animali, nell’uomo e negli alimenti.
I dati di vendita nazionale coprono le vendite di medicinali veterinari contenenti sostanze antibiotiche, stimati per l’uso in animali destinati alla produzione di alimenti, inclusi gli equini (tutte le formulazioni farmaceutiche fatta eccezione per le compresse) e per l’uso in animali da compagnia (compresse).
Le vendite totali, in tonnellate di principio attivo, sono pari a 669,1 per l’anno 2021, con un trend in diminuzione confermato (-45,3% rispetto al 2016 e -4% rispetto al 2020),
Un’importante riduzione è osservata anche per tutte le altre formulazioni farmaceutiche, attestandosi a valori del 45,5% rispetto all’anno 2016, anche se soltanto del 4% rispetto al 2020.