Ciò che si mangia da piccoli ha una grande influenza sul metabolismo, e i suoi effetti restano per tutta la vita, anche se si cambia tipo di alimentazione.
In particolare, è vero – cioè dimostrato – se la dieta dei primi mesi è di cattiva qualità, ricca di grassi e zuccheri, almeno nei modelli animali.
Secondo uno studio pubblicato sul Journal of Experimental Biology dai ricercatori dell’Università della California di Riverside, il microbiota intestinale è profondamente influenzato da una dieta “occidentale” assunta nel primo periodo della vita, e anche se in seguito essa migliora, dal punto di vista della qualità, non ci sono cambiamenti altrettanto evidenti nelle specie che colonizzano l’intestino.
Ora lo studio prosegue sia per monitorare anche altre specie (batteriche, ma anche virali e fungine) sia per capire meglio tutto il fenomeno, per esempio inquadrando il momento della comparsa di alcune specie in relazione alla dieta. Poiché si ritiene che non ci siano grandi differenze nell’uomo da questo punto di vista, la conclusione per i ricercatori è già chiara: non siamo quello che mangiamo in generale, ma quello che mangiamo da piccoli.