Biopellicole “intelligenti” che cambiano colore in caso di deterioramento del cibo o che ne prolungano la scadenza; materiali compositi 100% biodegradabili e compostabili.
Sono le nuove “plastiche verdi” sviluppate dai ricercatori del Centro Ricerche ENEA di Brindisi per possibili applicazioni nel packaging alimentare, nell’arredamento e nei rivestimenti interni dei mezzi di trasporto.
Le bioplastiche sono ricavate dalla trasformazione degli zuccheri contenuti nel mais e nelle barbabietole, mentre i biocompositi sono stati ottenuti aggiungendo alla bioplastica additivi provenienti dagli scarti di lavorazione dei settori agroalimentari tipici del territorio.