Un’azione più decisa da parte di tutti i Paesi del mondo per limitare le diseguaglianze e la fame a livello globale. Questo l’appello lanciato alla cerimonia di apertura del Secondo Vertice sui Sistemi Alimentari delle Nazioni Unite che ha preso il via a Roma il 24 luglio ed è terminato il 26 luglio con la partecipazione dei rappresentanti di 163 Paesi.
Nel suo intervento, il segretario generale dell’ONU Guterres ha lanciato un forte appello ai Paesi ricchi “per un’azione più decisa contro il riscaldamento climatico e per una migliore gestione dei sistemi alimentari per limitare le disuguaglianze e combattere contro la fame nel mondo”.
Il segretario generale ha parlato delle responsabilità del settore alimentare mondiale nell’inquinamento e nel cambiamento del clima. Nelle attuali condizioni, ha sottolineato, “è sufficiente un nuovo choc perché intere popolazioni cadano nella fame”.
Guterres ha descritto un quadro fosco e allarmante della situazione a livello globale per quanto riguarda non solo la sicurezza alimentare, ma anche il consumo di cibo sano.
“Più di 780 milioni di persone soffrono la fame, mentre quasi un terzo di tutto il cibo prodotto viene perso o sprecato. Più di tre miliardi non possono permettersi diete sane. Due miliardi sono in sovrappeso o obesi. 462 milioni sono sottopeso”, ha affermato. “E senza accesso ai finanziamenti e alla riduzione del debito, i Paesi in via di sviluppo stanno lottando per investire in sistemi alimentari che possano raggiungere tutte le persone con la nutrizione di cui hanno bisogno per vivere una vita sana”, ha dichiarato Guterres.
“Nel frattempo, la produzione, l’imballaggio e il consumo di alimenti insostenibili stanno alimentando la crisi climatica, generando un terzo di tutte le emissioni di gas serra, utilizzando il 70% dell’acqua dolce mondiale e provocando una perdita di biodiversità su scala epocale”, ha dichiarato il segretario generale dell’ONU.
“Molte comunità sono a un passo dal precipitare nell’insicurezza alimentare o addirittura nella carestia”, ha affermato Guterres.
Nel suo intervento, il segretario generale dell’ONU ha esplicitamente citato l’accordo sull’export di grano ucraino che con la sua scadenza mette a rischio fame milioni di persone nei Paesi vulnerabili dell’Africa. È “scandaloso”, ha affermato Guterres che “milioni di persone nel mondo soffrano e muoiano di fame”.
Per il direttore generale della FAO è fondamentale il coinvolgimento sul piano finanziario di pubblico e privato, considerato che la trasformazione dei sistemi alimentari necessaria per combattere il cambiamento climatico costerà da qui al 2030 circa 4.000 miliardi di dollari.
Per Dongyu, occorre “identificare soluzioni per migliorare la produzione, la nutrizione, l’ambiente e garantire che nessuno rimanga indietro”, ha detto Qu, sottolineando come tutti questi obiettivi dipendano dalla trasformazione dei sistemi alimentari attuali. Secondo il direttore generale dell’organizzazione ONU serve “portare avanti urgentemente questa trasformazione, di soddisfare la crescente domanda e ridurre le emissioni effetto serra”.
Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha sottolineato invece nel suo intervento che la sicurezza alimentare rappresenta una delle priorità della politica estera italiana.