Come si legge in questo articolo su Corriere della Sera «Nessuno dovrebbe più morire per una reazione allergica grave. Eppure ancora oggi accade». Lo sottolinea Maria Antonella Muraro, allergologa responsabile del Centro di Specializzazione Regionale per lo Studio e la Cura delle Allergie e delle Intolleranze Alimentari dell’Azienda Ospedaliera – Università di Padova, che ha appena pubblicato il Manifesto europeo sull’Anafilassi in cui si raccolgono le dieci azioni pratiche che tutti i Paesi UE dovrebbero mettere in atto per migliorare la vita di chi è allergico agli alimenti.
Abstract: Questo Manifesto sull’anafilassi invita le comunità a dare priorità a 10 azioni pratiche per migliorare la vita delle persone a rischio di gravi reazioni allergiche. La Global Allergy and Asthma European Network e la European Federation of Allergy and Airways Diseases Patients’ Associations (EFA) hanno compilato le priorità incentrate sul paziente. Abbiamo utilizzato metodi di consenso qualitativo, prove di ricerca e feedback da oltre 200 gruppi di pazienti, organizzazioni di stakeholder e professionisti sanitari. Incoraggiamo le organizzazioni sanitarie, educative e alimentari a collaborare con le persone a rischio di gravi reazioni allergiche per affrontare la sicurezza, l’ansia e gli oneri finanziari per gli individui e le società. Le principali priorità per la prevenzione includono campagne di sensibilizzazione per il pubblico e i professionisti, iniziative scolastiche e sul posto di lavoro ed etichette obbligatorie precauzionali sugli allergeni sugli alimenti. Le priorità per migliorare la gestione immediata e a lungo termine includono l’educazione dei professionisti sanitari, dei pazienti e delle scuole su quando e come usare l’adrenalina, il finanziamento di due dispositivi di adrenalina approvati per tutti i soggetti a rischio e la facilitazione dell’accesso agli specialisti in allergologia. I percorsi di cura integrati dovrebbero includere opzioni di gestione clinica e non clinica, come la valutazione individualizzata del rischio e della qualità della vita, piani di autogestione, supporto dietetico e psicosociale e supporto tra pari. Le organizzazioni in tutto il mondo si stanno impegnando a lavorare insieme per raggiungere queste priorità.
MANIFESTO EUROPEO SULL’ANAFILASSI