L’oceano è il più grande habitat del mondo, ma gran parte della sua biodiversità è ancora sconosciuta.
Uno studio pubblicato su Frontiers in Science segna una svolta significativa, riportando il più grande e completo database di microbi marini fino ad oggi, abbinato alla funzione biologica, alla posizione e al tipo di habitat.
“Il KMAP Global Ocean Gene Catalog 1.0 rappresenta un salto di qualità verso la comprensione dell’intera diversità degli oceani e contiene più di 317 milioni di gruppi di geni provenienti da organismi marini di tutto il mondo”, spiega l’autrice principale, l’italiana Elisa Laiolo della King Abdullah University of Science and Technology (KAUST) in Arabia Saudita. “Il catalogo si concentra sui microbi marini, che hanno un grande impatto sulla vita umana grazie alla loro influenza sulla salute degli oceani e sul clima della Terra“.
Gli scienziati possono accedere al catalogo da remoto per studiare il funzionamento dei diversi ecosistemi oceanici, seguire l’impatto dell’inquinamento e del riscaldamento globale e cercare applicazioni biotecnologiche come nuovi antibiotici o nuovi modi per scomporre la plastica.
I ricercatori hanno mappato la biodiversità marina per centinaia di anni, ma hanno dovuto affrontare diverse sfide per creare un atlante completo della vita oceanica. Una di queste è che la maggior parte degli organismi marini non può essere studiata in laboratorio. L’avvento delle tecnologie di sequenziamento del DNA ha superato questo problema, consentendo di identificare gli organismi direttamente dall’acqua e dai sedimenti oceanici.