Attualmente, nel settore dell’alimentazione si evidenzia una crescente domanda di cibo, dovuta all’aumento della popolazione globale, alla disponibilità limitata di risorse naturali e da un alto tasso di perdite e sprechi alimentari. Di conseguenza, tale richiesta influisce sui cambiamenti climatici e contribuisce alla loro intensificazione.
Il progetto europeo FoodEngine si è proposto di trasformare materie prime derivanti da frutta, ortaggi e legumi in prodotti o ingredienti alimentari sani di alta qualità, utilizzando un approccio basato sull’enginomica.
«Tali materie prime forniscono un alto valore nutritivo e al contempo riducono l’impatto ambientale della nostra dieta», spiega Ann Van Loey, coordinatrice del progetto e professoressa presso l’Università cattolica di Lovanio, in Belgio. Coniugando omica e chemometria, FoodEngine è riuscito a quantificare in maniera strumentale i cambiamenti qualitativi nei sistemi alimentari basati su frutta, ortaggi e legumi, nonché a modellare i cambiamenti durante la trasformazione e la conservazione attraverso un approccio cinetico a risposta multipla. Inoltre, la ricerca ha collegato le proprietà analitiche a quelle sensoriali, all’accettabilità per i consumatori e ai fattori che determinano le loro preferenze, con l’obiettivo di creare nuovi prodotti o ingredienti a base vegetale in grado di soddisfare le esigenze del pubblico.
Diverse attività di diffusione e divulgative sono state messe in atto, tra cui pubblicazioni sulla stampa, un workshop locale, l’evento «Science is wonderful», un video ΥouTube e attività sui social media, con l’obiettivo di trasmettere conoscenze e competenze al grande pubblico.
Fonte:
Progettare gli alimenti di qualità del futuro