Aumento dei disturbi del comportamento alimentare durante a pandemia e il lockdown
Sancita a giugno 2018 dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, il 15 marzo è la Giornata del “Fiocchetto Lilla”, iniziativa pensata per offrire supporto a coloro che stanno lottando contro le problematiche dei “Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA)”, tra cui anoressia, bulimia, obesità e altre forme ancora. E per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema
In Italia, a soffrire di questi disturbi a livello alimentare, sono circa 3 milioni di giovani, per un fenomeno “spesso sottovalutato sia da chi ne soffre che dai famigliari, e che costituisce una vera e propria epidemia sociale”.
Tra le persone interessate, il 95,9% sono donne, il 4,1% uomini. E, sottolineano ancora gli esperti, la pandemia e i relativi lockdown hanno provocato un netto aumento dei disturbi alimentari nel nostro Paese. Infatti, secondo i dati resi noti dal Centro Nazionale per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie, nei primi 6 mesi del 2020 in Italia ci sono stati 230.458 nuovi casi a fronte dei 163.547 dello stesso periodo del 2019, con un aumento del 30%. Tra questi casi, sono aumentati quelli di esordio della malattia ex novo, si sono aggravati quelli preesistenti e si è abbassata la fascia di età, che ha coinvolto pazienti anche fino a 11 anni.