Lo stile di vita mediterraneo – identificato come la combinazione di dieta mediterranea (ricca di frutta, verdura e cereali integrali, poco sale e zuccheri aggiunti) con abitudini di attività fisica, adeguato riposo e socializzazione – è correlato a minori rischi di mortalità per tutte le cause, per cancro e malattie cardiovascolari (CDVs).
A tali risultati perviene uno studio prospettico (Maroto-Rodriguez et al., 2023) – della Universidad Autónoma de Madrid (ES) e dalla Harvard T.H. Chan School of Public Health (Boston, Massachusetts, USA), pubblicato nei Mayo Clinic Proceedings – condotto su una coorte di oltre 110.000 adulti in Inghilterra, Scozia e Galles seguiti per nove anni.
Questo studio suggerisce che anche le popolazioni non mediterranee possono adottare la dieta mediterranea utilizzando i prodotti disponibili nei loro territori e seguire lo stile di vita mediterraneo, nel suo complesso, all’interno del proprio contesto culturale.
I ricercatori hanno studiato le abitudini di vita e le condizioni di salute di 110.799 individui tra i 40 e i 75 anni di età, selezionati nella coorte UK Biobank tra il 2009 e il 2012 in quanto privi di malattie cardiovascolari e tumori, seguendoli fino al 2021. Lo stile di vita mediterraneo è stato valutato attraverso l’indice dello stile di vita mediterraneo (MEDLIFE), sulla base delle risposte al questionario sullo stile di vita e la valutazione della dieta, utilizzando tre parametri:
- consumo di alimenti mediterranei. Assunzione di alimenti inclusi nella dieta mediterranea, quali frutta e cereali integrali
- abitudini alimentari mediterranee. Adesione ad abitudini e pratiche intorno ai pasti, tra cui la limitazione del sale e il consumo di bevande salutari
- attività fisica, riposo, abitudini sociali e convivialità. Adesione ad abitudini di vita che includono sonnellini regolari, esercizio fisico e tempo trascorso con gli amici.
Il follow-up sulla popolazione esaminata nello studio in esame ha consentito di registrare, nei nove anni successivi, 4.247 decessi per tutte le cause, 2.401 per cancro e 731 per malattie cardiovascolari. L’analisi di questi risultati, insieme ai punteggi MEDLIFE, mostra un’associazione inversa tra l’adesione allo stile di vita mediterraneo e il rischio di mortalità.
I partecipanti con punteggi MEDLIFE più elevati sono risultati avere un rischio inferiore del 29% di mortalità per tutte le cause e del 28% di mortalità per cancro rispetto a quelli con punteggi MEDLIFE più bassi.
L’aderenza a ciascuna categoria MEDLIFE è stata associata in modo indipendente a un minor rischio di mortalità per tutte le cause e per cancro. La categoria ‘attività fisica, riposo, abitudini sociali e convivialità’ è stata la più fortemente associata alla riduzione di questi rischi, nonché a un rischio inferiore di mortalità per malattie cardiovascolari.