La Peste Suina Africana (PSA) rappresenta la maggiore minaccia al comparto suinicolo a livello mondiale; la malattia è arrivata nell’Italia continentale all’inizio del 2022 ed è attualmente presente in diversi cluster di infezione. Data la complessità epidemiologica della malattia, la portata geografica senza precedenti e la sua natura transfrontaliera, il controllo dell’epidemia rappresenta un compito difficile e particolarmente gravoso per tutte le autorità competenti previste dalla normativa di settore.
La necessità di perseguire l’obiettivo generale di riduzione significativa delle presenze nel breve/medio periodo, da realizzarsi attraverso l’applicazione effettiva dei “Piani regionali di interventi urgenti per la gestione, il controllo e l’eradicazione della Peste Suina Africana (PSA) nei suini di allevamento e nella specie cinghiale (Sus scrofa)” (d’ora in avanti PRIU), e le conseguenti valutazioni in merito all’effettiva perseguibilità di livelli di prelievo così elevati e ai tempi necessari al loro raggiungimento, hanno portato alla definizione di un piano di prelievo di circa 600.000 cinghiali, da rimuovere nel primo anno di attività, prevedendo un incremento del 96% rispetto alla media degli abbattimenti effettuati nel periodo 2019-2021. Il piano ha validità quinquennale e l’entità del prelievo sarà rimodulata annualmente, così da poter garantire, anche successivamente, il mantenimento di una pressione di prelievo elevata sulle popolazioni.
I PRIU danno attuazione al presente Piano straordinario di catture e abbattimento in tutto il territorio italiano indenne da Peste Suina Africana ad esclusione della Regione Sardegna. Nelle zone sottoposte a restrizione si attua quanto previsto dai Piani di Eradicazione e dalle ordinanze del Commissario Straordinario per la Peste Suina Africana.
Il presente Piano Straordinario di catture, abbattimento e smaltimento dei cinghiali (Sus scrofa) e Azioni Strategiche per l’Elaborazione dei Piani di Eradicazione nelle Zone di Restrizione da Peste Suina Africana (PSA), redatto ai sensi dell’art. 29 della L. n. 112 pubblicata nella G. U. del 16 agosto 2023, ha come obiettivo generale la riduzione significativa e generalizzata delle densità di cinghiale sul territorio nazionale calibrata per gli specifici contesti in relazione al rischio di ulteriore diffusione della PSA e degli impatti causati dalla specie sulla biodiversità e sulle attività antropiche.
Ai fini della elaborazione dei Piani di Eradicazione per PSA, che ogni Regione è tenuta a redigere in caso di presenza della malattia sul proprio territorio, vengono individuate sei azioni strategiche.
Tra queste azioni le applicazione delle misure di biosicurezza negli allevamenti suini ela corretta gestione dei rifiuti finalizzata ad impedire ai suini selvatici di
trovare fonti di sostentamento nei pressi dei centri urbani e degli allevamenti di suini.