Mentre in Europa (a partire dalla Spagna) si cerca di boicottare la sponsorizzazione sui social del cibo spazzatura da parte degli influencer, negli Stati Uniti Instagram amplia a tutti gli utenti la possibilità di taggare i prodotti commerciali.
Quali effetti sui consumi alimentari degli utenti più assidui?
La scelta di ‘liberalizzare i tag’ potrebbe quindi trasformare Instagram in un oracolo del food marketing, in grado di fruttare al meglio due istanze complementari degli utenti del web: da un lato quella di acquisire visibilità, dall’altro quella di seguire le mode dettate dai personaggi.
Dal punto di vista etico, la decisione di liberalizzare i tag, permettendo a chiunque di sponsorizzare determinati prodotti legati a specifici comportamenti (dentro e fuori dalla cucina) renderà più difficile definire in modo univoco la figura degli influencer, controllarne l’attività, stabilirne le responsabilità rispetto alle abitudini incoraggiate nei follower ed eventualmente adottare le misure necessarie per mettere al bando i messaggi diseducativi.