L’Anisakis è un nematode (un “vermetto”) della Famiglia Anisakidae, che in un suo stadio larvale può provocare malattia nell’uomo (anisakiosi) che consuma pesci e cefalopodi marini infestati, crudi o poco cotti.
Il primo falso mito è pensare che l’uomo sia l’ospite definitivo dell’Anisakis quando invece è un ospite non idoneo, per cui le larve ingerite vanno incontro per lo più a devitalizzazione nel giro di pochi giorni o poche settimane. Purtroppo possono però anche penetrare attivamente nella mucosa gastrica o intestinale dell’uomo e determinare conseguenze più o meno gravi da semplici disturbi gastroenterici come dolori addominali, vomito, diarrea alla possibile perforazione intestinale o dello stomaco a reazioni di tipo allergico.
Forse il falso mito ancora oggi più diffuso è che il sale, l’olio, l’aceto o il limone o altri ingredienti simili siano utili a devitalizzare, uccidere le larve di Anisakis che invece resistono anche mesi nei prodotti sotto sale o affumicati a freddo, ecc.
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