Dopo le precedenti analisi, limitate solo alla depressione e a un numero limitato di studi disponibili, sono stati pubblicati numerosi studi aggiuntivi che valutavano il legame tra consumo di alimenti ultra-processati e depressione così come altri disturbi mentali.
Abbiamo utilizzato gli studi precedenti per sintetizzare e analizzare la base di prove contemporanee e chiarire le associazioni tra il consumo di alimenti ultra-processati e i disturbi mentali.
Sono stati inclusi un totale di 17 studi osservazionali (n = 385.541); 15 trasversali e 2 prospettiche. Un maggiore consumo di alimenti ultra-processati è stato associato in modo trasversale con un aumento della probabilità di sintomi depressivi e ansiosi, sia quando questi risultati sono stati valutati insieme (odds ratio sintomi di disturbo mentale comune: 1,53, IC 95% da 1,43 a 1,63) sia separatamente (disturbo depressivo odds ratio dei sintomi: 1,44, IC 95% da 1,14 a 1,82; e odds ratio dei sintomi di ansia: 1,48, IC 95% da 1,37 a 1,59).
Inoltre, un’analisi di studi prospettici ha dimostrato che una maggiore assunzione di cibo ultra-processato era associata ad un aumento del rischio di successiva depressione (rapporto di rischio: 1,22, IC 95% da 1,16 a 1,28). Anche se abbiamo trovato prove di associazioni tra consumo di alimenti ultra-processati e problemi di salute mentale, sono necessari ulteriori studi prospettici e sperimentali rigorosamente progettati per comprendere meglio i percorsi causali.
La presente revisione suggerisce che esistono associazioni bidirezionali tra l’assunzione di alimenti ultra-processati e problemi di salute mentale. Le prove più forti sono derivate da analisi costituite in gran parte da studi trasversali che hanno modellato il consumo di alimenti ultra-processati come variabile di esposizione e i sintomi dei comuni disturbi mentali, depressione e ansia, come risultato. Queste analisi hanno dimostrato associazioni dirette, sia quando i sintomi depressivi e quelli ansiosi sono stati valutati insieme, sia separatamente. Sono necessari ulteriori studi prospettici e sperimentali rigorosamente progettati per determinare meglio la direzionalità e la causalità e garantire che le strategie globali di prevenzione e trattamento siano efficaci e appropriate.