Per capire per tempo quando frutta e verdura si avvicinano alla fine della loro vita e ridurre lo spreco, i ricercatori del Massachusetts Institute of Technology di Boston propongono un nuovo sensore, che riesce a sfruttare un fenomeno naturale con un’elevatissima sensibilità. Il sistema si basa sull’emissione durante la maturazione di una sostanza gassosa chiamata etilene, i cui livelli salgono molto in condizioni di stress.
Se il sensore fosse impiegato nelle fasi di stoccaggio e trasporto di frutta e verdura, chi pianifica le vendite e la distribuzione potrebbe intervenire in modo più razionale, evitando di immettere sul mercato prodotti che perderanno la freschezza a breve. Secondo le stime, questo tipo di spreco interessa, nei soli Stati Uniti, il 12% di frutta e verdura: un quantitativo che, rapportato alla quantità totale, è davvero enorme.