La valutazione è stata organizzata e condotta nel contesto delle attività del Comitato LEA, ed è quindi strutturata per gli obiettivi di detto Comitato, ed in particolare per l’erogazione dell’aliquota del 3% del Fondo Sanitario Nazionale, alle 16 Regioni a statuto ordinario oggetto di verifica e, limitatamente agli aspetti alimentari e veterinari, a tutte le restanti Regioni e Provincie Autonome.
L’indicatore della Griglia LEA relativo alle attività di eradicazione della tubercolosi bovina mostra un ulteriore miglioramento del trend. Ormai, anche grazie alla valutazione annuale tramite indicatori, il controllo del patrimonio bovino e bufalino controllabile si attesta sul 100%, fatta salva la Calabria.
L’indicatore della Griglia LEA relativo alle attività di eradicazione della brucellosi bovina, bufalina e ovicaprina, evidenzia un trend in peggioramento rispetto all’anno precedente. In ogni caso anche nel 2019 è proseguito il trend in decremento del numero di focolai negli allevamenti, passati dai 703 del 2018 ai 581 del 2019 e dei casi di brucellosi umana (cfr. Bollettino epidemiologico pubblicato sul sito web del Ministero della salute).
Riguardo l’attività di campionamento per la ricerca di residui di farmaci e contaminanti negli alimenti di origine animale (ind. 6.1 della Griglia LEA) si è registrato un trend positivo negli anni 2006-2017, registrando il 100% nel 2018. Nel 2019 però solo 16 Regioni/PA hanno garantito un livello di attività pienamente soddisfacente (>100%) rispetto a quella prevista (tabella 3.b) (trend in peggioramento).
La Regione Emilia-Romagna riguardo gli esiti della valutazione complessiva degli indicatori di performance in sicurezza alimentare e sanità pubblica veterinaria ha ottuneto il massimo punteggio (100,0% (raggiunti 90/90) insieme alla Lombardia.