La Regione Emiila-Romagna promuove l’enoturismo e lo fa grazie ad un provvedimento che detta requisiti e standard minimi da rispettare per chi intende iniziare l’attività.
Possono dedicarsi all’enoturismo le aziende agricole iscritte al Registro delle imprese delle Camera di commercio e all’Anagrafe regionale che coltivano la vite e che trasformano e commercializzano direttamente le proprie produzioni, oltre alle imprese agroindustriali che svolgono attività di trasformazione e commercializzazione di prodotti vitivinicoli con uva acquistata in prevalenza da terzi. È il caso di molte grandi aziende cooperative e private.
Per avviare un’attività enoturistica basta presentare una segnalazione certificata di inizio attività (Scia) nel Comune dove si trova l’azienda. Un’autocertificazione a costo zero che non è soggetta ad approvazione.
Le aziende che intendono dedicarsi all’enoturismo dovranno poi esporre nelle vicinanze un’apposita cartellonistica con tanto di logo ufficiale della Regione Emilia-Romagna e quello identificativo dell’accoglienza enoturistica, oltre all’indicazione degli orari di apertura, la tipologia del servizio offerto e, per gli ospiti stranieri, le lingue parlate.
D’obbligo anche un sito web o una pagina internet in cui saranno riportate le informazioni principali e le indicazioni stradali per raggiungere l’azienda.