Proposta UE: utilizzo delle farine di insetti e proteine non ruminanti nel pollame e nei mangimi per suini
Dall’applicazione del divieto totale di mangimi, nel 2001, la situazione epidemiologica relativa alla BSE è notevolmente migliorata nell’UE senza casi classici di BSE dal 2016 e 24 Stati membri con uno status di rischio di BSE trascurabile. Inoltre, la strategia Farm-to-Fork mira a fare un uso migliore delle proteine e di altre materie prime per mangimi prodotte in Europa.
Al fine di affrontare questo duplice contesto, la proposta consente principalmente l’uso di proteine di insetti e proteine non ruminanti nel pollame e nei mangimi per suini.
La Commissione Europea ha preso in esame un progetto di regolamento che introdurrà nuove regole che consentiranno di nutrire il pollame con proteine animali trasformate derivate da insetti e maiali d’allevamento.
Questa bozza di atto è aperta al feedback per 4 settimane.
“La BSE, meglio conosciuta come malattia della “mucca pazza” è praticamente scomparsa. Ciò è avvenuto grazie alle severe misure di prevenzione incluso il divieto di utilizzare le farine animali nei mangimi. Vista la nuova situazione l’UE ha proposto di autorizzare l’impiego delle farine di insetti e farine di carne di maiale nella alimentazione dei volatili. La misura prevista consentirebbe di risparmiare nelle spese per i mangimi e anche di evitare la contaminazione ambientale dovuta alla combustione delle farine degli scarti della macellazione dei maiali” scrive Agostino Macrì su sicurezzaalimentare.it.