Il 20 di maggio, a bordo della nave scuola a vela Amerigo Vespucci, è stato siglato l’accordo di collaborazione denominato “Sea Care” tra la Marina Militare e l’Istituto Superiore di Sanità (ISS). A siglare l’intesa il capo di Stato Maggiore della Marina, ammiraglio di squadra Enrico Credendino, e il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, professor Silvio Brusaferro.
Il progetto di ricerca sui rischi per la salute, correlati ad ambiente e clima nella visione Planetary Health, durerà tre anni e si realizzerà attraverso un monitoraggio che raccoglierà campioni lungo le rotte ordinarie sia della nave scuola Amerigo Vespucci che di altre unità navali della Marina Militare in acque territoriali e internazionali, al fine di raccogliere dati sullo stato di salute del mare.
Tra gli obiettivi principali del progetto, c’è la creazione di un approccio metodologico uniforme per l’intera durata del progetto, per superare i limiti delle attuali analisi sito-specifiche sull’inquinamento marino, spesso condotte con metodi disomogenei, e restituire un quadro complessivo della contaminazione dei nostri mari e di come tutti ciò impatta sulla salute umana e sui cambiamenti climatici.
Le due istituzioni coordineranno le attività di campionamento e analisi, che avverranno in laboratori di eccellenza specializzati nell’analisi di centinaia di contaminanti persistenti, per valutarne l’impatto sull’ambiente e sulla salute umana. Il progetto si avvarrà anche del contributo di Arpae Emilia-Romagna nell’ambito del Sistema nazionale di protezione dell’ambiente (Snpa). L’Agenzia ambientale è un punto di riferimento per la conoscenza degli ecosistemi marini, lo studio dello stato del mare anche tramite l’utilizzo delle tecnologie di osservazione satellitare (realizzate nell’ambito del programma Copernicus), lo studio delle microplastiche e l’applicazione della direttiva sulla Strategia marina europea. Un’altra collaborazione sarà attivata con l’Università di Padova – Dipartimento di Chimica Analitica. Questi enti analizzeranno, sotto il profilo sanitario e ambientale, l’impatto delle microplastiche e di altre sostanze persistenti ed emergenti come i composti perfluoroalchilici.