La pellicola trasparente per il packaging alimentare potrebbe arrivare presto anche da un materiale che si può raccogliere o produrre a basso costo e in quantità pressoché illimitate: le alghe.
Un gruppo di ricerca russo-indiano ha infatti pubblicato, sul Journal of Food Engineering, i risultati ottenuto partendo dalla molecola principale delle alghe: l’alginato di sodio.
L’alginato ha già molte applicazioni nell’industria alimentare così come in quella biomedicale, ma in questo caso le sue caratteristiche e, in particolar modo, il fatto che, in acqua, dà origine a una gelatina, sono risultate particolarmente utili. Infatti, unendo a una soluzione di alginato un altro composto naturale, l’acido ferullico, dotato di attività antiossidante, in varie concentrazioni (25, 35 o 45 mg per ml), i ricercatori hanno ottenuto tre diversi prototipi di una pellicola che è resistente, omogenea, trasparente, edibile e si scioglie in acqua al 90% dopo un solo giorno, come dimostrato da diversi test strumentali. Per questo una delle tre (che presentano alcune specifiche differenti) può essere utilizzata, virtualmente, per qualunque tipo di alimento: dalle verdure alla carne, dal pesce alla frutta.