- I dati del sistema di sorveglianza PASSI d’Argento nel quadriennio 2017-2020 relativi a peso e altezza portano a stimare che la maggior parte degli ultra 65enni (58,1%) sia in eccesso ponderale: il 43,9% in sovrappeso e il 14,2% obeso. L’eccesso ponderale è una condizione meno frequente con l’avanzare dell’età (il sovrappeso passa dal 46,3% nella classe 65-74 anni al 36,7% negli ultra 85enni; l’obesità dal 15,2% al 11,9%).
Differenze significative sono rilevate in funzione del genere per il sovrappeso, che è maggiore negli uomini, mentre l’obesità si associa alla presenza di difficoltà economiche (12% nessuna vs 20% molte) e livello di istruzione (12% alto vs 17% basso). Gli ultra 65enni residenti nelle Regioni meridionali risultano essere in eccesso ponderale in misura maggiore rispetto ai loro coetanei al Nord.
- I dati riferiti dagli intervistati PASSI nel biennio 2021-2022 relativi a peso e altezza portano a stimare che 4 adulti su 10 siano in eccesso ponderale: 3 in sovrappeso (con un indice di massa corporea – IMC – compreso fra 25 e 29,9) e 1 obeso (IMC ≥30).
L’essere in eccesso ponderale è una caratteristica più frequente al crescere dell’età, fra gli uomini rispetto alle donne, fra le persone con difficoltà economiche e fra le persone con un basso livello di istruzione. Il gradiente geografico è chiaro a sfavore delle Regioni meridionali. Alcune Regioni del Sud (Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria) continuano a detenere il primato per quota più alta di persone in eccesso ponderale (sfiorando la metà della popolazione residente). Le analisi temporali non mostrano significative variazioni temporali nell’eccesso ponderale, ma questo è solo il risultato di andamenti diversi fra le due componenti di soprappeso e obesità, nelle tre ripartizioni geografiche: la quota di persone in sovrappeso non si modifica, mentre l’obesità aumenta seppur lentamente, nel Sud Italia ma anche al Nord, con l’eccezione delle Regioni del Centro Italia in cui si registra una riduzione.
- In Italia, nel biennio 2021-2022, poco più della metà delle persone di 18-69anni (52%) riferisce di consumare 1-2 porzioni di frutta o verdura al giorno, il 38% consuma 3-4 porzioni, mentre meno del 7% ne consuma la quantità raccomandata dalle linee guida per una corretta alimentazione, ovvero 5 porzioni al giorno (five a day). Una piccola quota di persone (3%), dichiara di non consumare né frutta né verdura.
Consumare almeno 5 porzioni di frutta e verdura al giorno, come raccomandato, è un’abitudine che cresce con l’avanzare dell’età, è più frequente fra le donne, tra le persone senza difficoltà economiche e tra le persone più istruite. Tuttavia. resta un’abitudine che coinvolge poche persone, non superando mai il 10% neppure nei gruppi che ne fanno un maggior consumo.