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Nel 2023, le Regioni e Province Autonome hanno continuato a monitorare la presenza di Organismi Geneticamente Modificati (OGM) negli alimenti.
Dall’elaborazione dei dati presenti nel database nazionale risulta che il numero complessivo dei campioni appartenenti a diverse matrici alimentari, prelevati e analizzati nel 2023, è stato di 754, di cui 635 sul territorio e 119 all’importazione; in lieve calo rispetto all’anno precedente.
Gli operatori del settore alimentare dimostrano attenzione lungo tutta la filiera, mentre i controlli ufficiali si confermano efficaci.
Tuttavia, otto Regioni faticano ancora a bilanciare il campionamento tra materie prime e prodotti finiti. I controlli all’importazione, aumentati rispetto al 2022, non hanno rilevato non conformità.
I Posti di Controllo Frontalieri (PCF), primi presidi sanitari, sono chiamati a intensificare le verifiche su diverse matrici alimentari, non solo sul riso cinese. I laboratori pubblici, pur impegnati, mostrano capacità analitiche stabili, con un limitato incremento degli eventi ricercati.
L’accesso al database nazionale semplifica la gestione dei dati, senza particolari criticità nella loro validazione.
Complessivamente, la presenza di OGM autorizzati sul mercato italiano resta estremamente limitata, con concentrazioni sotto il limite di quantificazione e conformità alle normative di etichettatura.