Uno studio dell’Università di Catania, per la prima volta al mondo, ha rinvenuto concentrazioni di microplastiche (grandezza inferiore a 10 micrometri, ovvero 10 millesimi di millimetro) in mele, pere, patate, carote, lattuga e broccoli. La scoperta sconcertante è che le sostanze plastiche, una volta degradate dal terreno, sono assorbite dagli ortaggi, entrano nella parte edibile di frutta e verdura e successivamente vengono assunte dalle persone.
Recentemente è stato pubblicato uno studio su Science of the Total Environment in cui si parla di un nuovo avvistamento delle microplastiche: sul corpo delle api. Come se non fossero già minacciati da innumerevoli fattori, questi impollinatori potrebbero incorrere in una nuova possibile minaccia proprio a causa della loro conformazione fisica. Il loro corpo infatti è ricoperto di peli che durante il volo si caricano elettrostaticamente: grazie a questa caratteristica trattengono il polline dei fiori, e lo diffondono nell’ambiente. Gli studiosi hanno appurato che una particella su sei tra quelle presenti sul corpo di un’ape è una microplastica.