Brusca frenata del governo danese sullo sviluppo dell’acquacoltura in alto mare.
Attualmente sono 19 gli allevamenti ittici offshore danesi, che continueranno regolarmente la propria attività. Tuttavia, lo stop deciso dal governo riguarderà solo i progetti per nuovi vivai in oceano aperto.
L’annuncio è arrivato a fine agosto dal ministro dell’ambiente Lea Wermelin, che ha affermato come la Danimarca abbia ormai raggiunto il limite di quanti pesci possano essere allevati in mare senza rischi per l’ambiente.
L’acquacoltura, sia in mare aperto che in acqua dolce, è un’attività significativa nei Paesi europei, con circa 1,3 milioni di tonnellate prodotte ogni anno per un indotto di circa 4 miliardi. È, tuttavia, di gran lunga residuale rispetto alla produzione mondiale di acquacoltura, rappresentando una fetta di mercato dell’1,23% in termini di volume e del 2,82% in termini di valore.